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Estemporanea: i nodi continuano a venire al pettine


E' nato da pochi giorni e continua a perdere pezzi. Dell'anima DS il primo è stato Mussi. Tra pianti, applausi e lacrime il buon Mussi ha lasciato i DS non potendo, vista la modalità e la tradizione, entrare in un partito senza anima e senza cuore. Oggi a seguirne le orme troviamo il buon Gavino Angius che, con letterina al povero Fassino, annuncia l'abbandono. Il PD nasce ma è, probabilmente, un aborto. Mussi e Angius, coerenti sino in fondo con la loro tradizione e le loro idee, vedono un futuro diverso. Un futuro che non passa per la riedizione della Democrazia Cristiana ma che deve necessariamente partire e restare nella tradizione socialista. Chi avrà ragione? Possibile che anime così diverse, con tradizioni diverse e storie diverse possano mettere una pietra sul passato e dare vita ad un partito comune? DS e Margherita forse hanno deciso di unire le forze per dare vita ad un grande partito democratico ma per ora si ha solo il partito, un partito che perde pezzi non può certamente essere grande, e il democratico. L'idea del partito unico non è certamente sbagliata, anzi potrebbe essere quella giusta. Ma i nodi da risolvere perchè l'idea sia vincente sono altri e primo fra tutti quello della legge elettorale. Si avrà il coraggio di dar vita ad una legge che garantisca la governabilità a discapito dell'eccessiva rappresentatività che ha caratterizzato sino ad oggi la scena politica italiana. Riusciranno i partiti maggiori a trovare l'accordo per inserire una seria soglia di sbarramento? Intanto la raccolta firme per il referendum abrogativo dell'attuale legge elettorale è iniziata. Servirà a stimolare la classe politica più seria? Per adesso si è riusciti a far tremare i piccoli partitini. Mastella già frigna e minaccia l'uscita dal Governo. Speriamo mantenga la promessa.Non ci resta che attendere.