Il 17 aprile la Camera ha approvato il disegno di legge Mastella che vieta le pubblicazioni degli atti di indagine e delle intercettazioni. Il disegno è passato con 447 sì, 7 astenuti e nessun voto contrario. Se il disegno sarà approvato anche in Senato, quelli che pubblicheranno atti vietati rischieranno l'arresto fino a 30 giorni o l'ammenda da 10 mila a 100 mila euro. E i lettori, gli spettatori, i cittadini in genere? Il rischio è che non sarà più possibile leggere cronache come Tangentopoli, furbetti del quartierino, Calciopoli, Vallettopoli fino a sentenza definitiva, ossia dopo anni di processo. Il popolo di sinistra ha votato per mandare a casa Berlusconi e le sue leggi liberticide ed ecco che un ministro del governo Prodi riporta in auge quella che era stata solo un'intenzione del povero Silvio e riesce a trasformarla in DDL e farla approvare dal ramo basso del Parlamento. Bravi! Come vi sentite? La classe politica allarga, in questo modo, il solco che la divide dai cittadini. Diranno che è una legge che tutela tutti ma i benefici saranno tutti di coloro che rischiano di più e vivono sulla borderline. Coloro che piegano il diritto, che loro stessi creano, ai loro esclusivi interessi. Si ribadisce quanto accadeva in un lontano passato, un passato in cui chi deteneva il potere, i potenti, potevano fare tutto e il popolo doveva sempre subire. E questa la chiamano democrazia! La democrazia, questa democrazia, è una pura finzione. Siamo una Repubblica, così dicono, ma abbiamo ancora una classe aristocratica che di nobile non ha proprio nulla. Speriamo che il Senato ci metta una pezza e non faccia passare il DDL. Per il bene dell'Italia. Quell'Italia che ha il diritto di sapere con chi ha a che fare. Per ora, mala tempora
Censura Mastelliana all'italiana!
Il 17 aprile la Camera ha approvato il disegno di legge Mastella che vieta le pubblicazioni degli atti di indagine e delle intercettazioni. Il disegno è passato con 447 sì, 7 astenuti e nessun voto contrario. Se il disegno sarà approvato anche in Senato, quelli che pubblicheranno atti vietati rischieranno l'arresto fino a 30 giorni o l'ammenda da 10 mila a 100 mila euro. E i lettori, gli spettatori, i cittadini in genere? Il rischio è che non sarà più possibile leggere cronache come Tangentopoli, furbetti del quartierino, Calciopoli, Vallettopoli fino a sentenza definitiva, ossia dopo anni di processo. Il popolo di sinistra ha votato per mandare a casa Berlusconi e le sue leggi liberticide ed ecco che un ministro del governo Prodi riporta in auge quella che era stata solo un'intenzione del povero Silvio e riesce a trasformarla in DDL e farla approvare dal ramo basso del Parlamento. Bravi! Come vi sentite? La classe politica allarga, in questo modo, il solco che la divide dai cittadini. Diranno che è una legge che tutela tutti ma i benefici saranno tutti di coloro che rischiano di più e vivono sulla borderline. Coloro che piegano il diritto, che loro stessi creano, ai loro esclusivi interessi. Si ribadisce quanto accadeva in un lontano passato, un passato in cui chi deteneva il potere, i potenti, potevano fare tutto e il popolo doveva sempre subire. E questa la chiamano democrazia! La democrazia, questa democrazia, è una pura finzione. Siamo una Repubblica, così dicono, ma abbiamo ancora una classe aristocratica che di nobile non ha proprio nulla. Speriamo che il Senato ci metta una pezza e non faccia passare il DDL. Per il bene dell'Italia. Quell'Italia che ha il diritto di sapere con chi ha a che fare. Per ora, mala tempora