entronellantro

Miscellanea: Dal Gay Pride al tesoretto!


Mastella al family day, Rutelli che "vorrei ma non posso", Fassino al gay pride e Pannella, tanto per cambiare, in sciopero della fame. La confusione nell'unione è l'unica costante e, a quanto pare, l'unico collante di questa scalcinata coalizione di governo. Chiti continua a lavorare per arrivare ad una soluzione condivisa sulla legge elettorale e i suoi compagni di viaggio cercano di risolvere il problema all'origine studiando un modo per far fuori Berlusconi dalla scena politica e mascherandolo da legge per risolvere il problema del conflitto d'interessi. Secondo le prime indiscrezioni, la proposta precluderebbe l'attività politica a imprenditori e professionisti e la lascerebbe nelle mani di politicanti e accoliti. Intanto Soru battibecca con la Brambilla e dà spettacolo a ballarò. Tra gli ospiti di Floris il più corretto è stato Angeletti che non ha risparmiato critiche al governo sul tema delle pensioni e ha colto l'occasione per suggerire di riformare qualcosa anche sul privilegio previdenziale della nostra poco nobile aristocrazia parlamentare. Un'aristocrazia sempre pronta a gridare che bisogna riformare a destra e a manca ma che non accenna mai all'autoriforma. Ancora, i rumors politici riportano il disappunto di Visco per l'eccessiva evasione fiscale mentre i commercialisti sono alle prese con bilanci e studi di settore che non tornano. Quest'anno in molti risulteranno non congrui e non coerenti e, a quanto pare, la causa sarebbero proprio le modifiche apportate agli studi di settore. Ecco, quindi, l'ennesima dimostrazione del distacco tra Stato e realtà socio-economica. Dal ministero della difesa arriva la notizia degli imminenti rinforzi alle truppe in Afghanistan e la sinistra radicale storce il naso. Per loro la pace si porta con fiori e cioccolatini e non con le armi.Per loro è fondamentale il dialogo e lo dimostra quello in corso tra le diverse fazioni palestinesi, un dialogo che causa morti e feriti. È proprio vero che la parola può far male. E Prodi che fa? Sta a guardare e minimizza. Sta a guardare e riflette sul come utilizzare il tesoretto. Un tesoretto che ricorda tanto la storia della povera Maristella e della sua ricottina. Un giorno lo vuole usare, giusto per dare spazio alla demagogia e al populismo, per le famiglie meno abbienti, che sono aumentate di numero grazie allo strizzatoio fiscale da lui introdotto, un giorno lo promette alle imprese e così via. Poi salta fuori Rutelli che lo vuole usare per eliminare l'ici sulla prima casa ma il professore non cede perché i tempi non sono maturi. E intanto il tesoretto resta nelle casse dello stato e quindi non è al sicuro perché i lupi famelici sono sempre pronti a trovare il modo per fagocitarlo anche se la ammissione europea ha detto chiaramente di utilizzarlo per ridurre il debito statale. Ma, la storia insegna, l'Italia è una Repubblica aristocratica fondata sul debito pubblico e quindi i lupi di turno troveranno un modo per non ascoltare l'autorità europea. Insomma, niente di nuovo sul suolo patrio e sotto questo "sol dell'avvenir" che, antistoricamente, splende, purtroppo, sul fu bel paese. Mala tempora...