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Estemporanea: Fuga da Ballarò e dalla realtà


La sconfitta elettorale pesa sull'Unione. I pavoni si sono ritirati e, contrariamente al solito, non hanno fatto a gara per essere presenti nel programma dell'amico Floris. Il peso della sconfitta e i continui assalti dei rappresentanti del centro destra sono gravati tutti su quel povero martire del ministro Santagata. Il ministro per l'attuazione del programma di governo. Di quale programma non è lecito sapere. Sarà il famoso programma pre elettorale o i diversi sunti fatti in questo primo, triste, anno di governo? Forse un giorno ci chiariranno le idee. Ieri, a un certo punto della trasmissione, ho provato pietà per quel povero martire. Aveva la faccia da cane bastonato e non riusciva a tener testa ai continui affondi di Fini. Era confuso, era lo specchio del governo che rappresentava. La confusione a sinistra è tanta. Un governo sospeso che non può agire liberamente perchè potrebbe scontentare una delle tante anime di questa coalizione, diciamo, variopinta. Come mai i big non si sono presentati? Forse erano impegnati a dettare nuove regole al prode Romano? Forse la resa dei conti è più vicina del previsto? o forse, questo è più plausibile, non avevano proprio nulla da dire? Eppure, i cittadini hanno tante cose da chiedere. Che direzione si vuole dare a questa barca. l'Italia, ormai in balia delle onde (anomale e ideologiche)? La sonora batosta dovrebbe aprire loro le menti. Forse è arrivato il momento di rendersi conto che la contrapposizione ideologica del secolo scorso non ha più ragione di esistere. Forse è il caso di anteporre a tutto il bene del Paese come promesso nel programma. O forse è il caso di ripensare lo schieramento ed estromettere i portatori di odio, cresciuti a pane e ideologia. Estromettere coloro che si dichiarano a favore di uguaglianza e libertà, coloro che dicono di essere contro le discriminazioni e poi sono amici di Chavez e guardano con venerazione al Che e a Fidel. Se la sinistra non supera questa fase non sarà mai una forza di politica moderna e europea in grado, veramente, di governare il Paese. Per il bene dell'Italia è prioritario il mandarli a casa. Presidente Napolitano ci pensi.