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Ultimissima: Non gioco più con queste regole.


"Così non si può andare avanti. Non si può accettare che ogni misura venga infilzata dalla tua maggioranza a volte ancora prima che abbia visto la luce".  Romano Prodi ha un motto d'orgoglio e inizia a tirare fuori le unghie. Ha capito che per lui si mette male e così si riscopre novello Sansone ed è pronto a morire portando con se quel carrozzone chiamato Unione. Un'unione a parole ma non di fatto. Direi un nucleo allargato e variegato, una stracciatella, un'arlecchinata... Caro Romano hai sbagliato tutto. Hai sbagliato ad allearti con l'ala estrema pur di vincere il confronto con Silvio. Il confronto, però, non l'hai vinto come pensavi ed hai rischiato la sconfitta. Poi, ci si mettono anche quelli che credevi amici. Il povero Sircana che parla col viado, Caruso che protesta in Campania, Rutelli che chiede l'abrogazione dell'ICI e via discorrendo. E si caro Romano, sei sottoposto quotidianamente a stress non indifferente e non sei più un giovincello. Segui il consiglio che è emerso dalle urne: torna a Bologna. Ovviamente, per il bene dell'Italia