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Cose di Sardegna


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNATREDICESIMA LEGISLATURA   COMMISSIONE D’INCHIESTA SULL’AFFIDAMENTO DELLA CAMPAGNA PUBBLICITARIA ISTITUZIONALE DELLA REGIONE  istituita ai sensi dell’ordine del giorno n. 1 approvato dall’Assemblea consiliare il 28 dicembre 2006CONCLUSIONI La Commissione di inchiesta nominata dal Consiglio regionale ha accertato evidenti anomalie nello svolgimento della gara di cui si tratta.Invero, lo svolgimento dei lavori, non pare essere stato caratterizzato da canoni d’imparzialità, trasparenza e correttezza.1)   Preliminarmente deve evidenziarsi che anteriormente alla gara d’appalto deve essere stata svolta un’attività, da parte della Regione, diretta al raggiungimento dell’obiettivo della coerenza delle politiche di immagine e di promozione. Tuttavia non è stato possibile, con i poteri della Commissione consiliare d’inchiesta, ricostruire la natura e l’intensità di tale attività, che trova eco sulla stampa locale e che fa esplicito riferimento ai contatti intercorsi tra Regione e la Saatchi&Saatchi né, tanto meno, è stato possibile capire se nel periodo intercorso tra la delibera del 20.12.2005 n. 61/1 e il 4 agosto 2006, data di pubblicazione del bando, siano intervenuti contatti tra la Saatchi&Saatchi e alcuni esponenti dell’amministrazione regionale o futuri componenti della Commissione di gara. 2)   tutte le questioni che hanno provocato dubbi nell’opinione pubblica, e che sono state oggetto della verifica della Commissione consiliare d’inchiesta, dal difetto della certificazione di qualità alle date della campagna pubblicitaria all’eventuale sussistenza di rapporti di controllo ex art. 2359 c.c. tra Saatchi&Saatchi e Publicis sono state trattate in modo superficiale ed approssimativo. La responsabilità di tale condotta, se può essere attribuita collettivamente alla Commissione di gara, non può non essere attribuita in modo particolare al suo presidente, al quale deve anche contestarsi di non avere dato comunicazione ufficiale della sospensione dalle funzioni di Direttore generale avvenuta in data 23.10.2006, per i riflessi negativi che avrebbe potuto comportare sullo svolgimento della gara; 3)   invero, la pessima e lacunosa redazione dei verbali, in violazione dell’art. 107 del decreto legislativo n. 163/2006, da imputare non solo e non tanto al segretario, ma anche e soprattutto al presidente della Commissione, non consente non soltanto di avere contezza della procedura di valutazione seguita, ma neppure di sapere quando sono effettivamente avvenute le votazioni, che esito hanno dato, quante sono state le votazioni, quale é stata la posizione dei singoli commissari;4)    in riferimento alla redazione dei verbali analitici avvenuta in data 17 gennaio 2007, non essendo stata verbalizzata distintamente né la votazione ufficiale né la votazione ufficiosa, non si evince come ogni Commissario abbia potuto ricostruire i voti assegnati. Tuttavia la Commissione consiliare d’inchiesta, sugli avvenuti arrotondamenti,  non può andare oltre una dichiarazione di alta probabilità del fatto, perché il funzionario responsabile, il dott. Sanna, non ha fornito l’appunto necessario a ricostruire la prima votazione; 5)   Si ribadisce, infine, il giudizio negativo sulla Commissione di gara, evidenziandone l’inadeguatezza dei suoi membri. ************* La Commissione consiliare d’inchiesta propone pertanto al Consiglio regionale di censurare gravemente l’operato della Commissione di gara e del suo Presidente e di chiedere alla Giunta Regionale, in sede di autotutela, di annullare la gara e di effettuare una nuova valutazione sull’opportunità che il prof. XXXXXXX mantenga la funzione che ricopre all’interno dell’Amministrazione regionale.