MADRE TERRA

RICERCA SCIENTIFICA E VIVISEZIONE: UN PASSO AVANTI E UNO INDIETRO


(http://www.lav.it/index.php?id=137) Dopo anni di lotte animaliste, qualcosa nell'ambiente della ricerca scientifica sembra muoversi!In molti ormai credono nell'efficacia dei metodi alternativi all'utilizzo di cavie per la sperimentazione di sostanze e nuove cure mediche.Non mi dilungo in questo momento nella discussione circa il problema vivisezione, è un discorso molto delicato per il quale vi rimando al mio blog La mosca bianca, in cui ne avevo trattato in vari post  (http://blog.libero.it/topolotta/view.php), e al sito Lav (http://www.lav.it/index.php?id=137).In questo post vi vorrei solo mettere a conoscenza di una news secondo me molto interessante e di buon auspicio per il futuro... anche se non del tutto...- Secondo uno studio recentemente diffuso, alcuni ricercatori italiani sono riusciti a trasformare le cellule maligne del rabdomiosarcoma, un tipo di cancro che attacca i tessuti connettivi, in normali cellule muscolari sane, utilizzando dei 'silenziatori genetici' che impediscono la trascrizione dei geni.Lo studio è stato effettuato a livello microscopico, usando cellule umane ammalate sulle quali i ricercatori hanno utilizzato due microRNA, che hanno dimostrato capacità differenziativa obbligando le cellule malate a differenziarsi in cellule sane.Purtroppo, però, dopo una prima fase, indicativa per capire il meccanismo di azione e le potenzialità dell’esperimento, realizzata grazie a tecniche in vitro, e prendendo come modello l’uomo, il passaggio successivo ha visto l’utilizzo di topi, sui quali è stata prima ricostruita la malattia umana, cadendo in un troppo comune errore metodologico, e poi è stata provata l’efficacia dell’esperimento, con risultati inattendibili perfino per un con-specifico.“Oltre ad essere eticamente inaccettabili, e’ un vero peccato che procedure così incoraggianti siano vincolate al passaggio su animale; le ricerche in vitro che utilizzano campioni di origine umana, si dimostrano sempre più utili e predittive per la comprensione delle dinamiche micro e macroscopiche e, nei fatti, migliorative per la cura delle malattie che affliggono la nostra specie”, commenta Michela Kuan, biologa responsabile LAV Vivisezione.Tale progetto, inoltre, è stato finanziato dall’AIRC, che unisce moltissimi donatori italiani troppo spesso ignari che le loro donazioni finanzino anche studi moralmente inaccettabili, come quelli effettuati su animali, e dalla dubbia utilità scientifica.“Speriamo che questi grandi organismi di raccolta fondi indirizzino sempre più i loro investimenti verso sperimentazioni che non coinvolgano animali, a favore dei metodi alternativi che svincolino la ricerca dalla cieca vivisezione”, conclude Michela Kuan.Attendiamo con tanta pazienza un futuro interamente libero dalla sperimentazione animale e più sicuro per la nostra salute!