LEGGILO ONLINE: Dialoghi scarabocchiati

Post n°14 pubblicato il 08 Settembre 2007 da il_giralibro
 
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"Dialoghi scarabocchiati
di Teresa Hagendorfer

Titolo: DIALOGHI SCARABOCCHIATI
Autore: Teresa Hagendorfer 
Genere: Poesia
Editore: Edizioni Il Melograno
Collana: AER Club Esperimenti
Pagine: circa 80
Prezzo: 10,00 euro

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Da sempre scrivo quelli che ho chiamato "dialoghi scarabocchiati": colloqui con l'intimo di me. Conversazioni che a volte prendono le vesti di bisbiglio, altre di scoperte, di urla soffocate o di veri battibecchi con le mie emozioni, le mie scoperte, le mie intuizioni.

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LEGGILO ONLINE: Il ritorno di Raoul

Post n°13 pubblicato il 08 Settembre 2007 da il_giralibro
 
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Il ritorno di Raoul"
di Nadia Taverna

Titolo: IL RITORNO DI RAOUL
Autore: Nadia Taverna 
Genere: Sentimentale
Editore: Edizioni Il Melograno
Collana: AER Club Gli Inediti
Pagine: circa 190
Prezzo: 13,00 euro

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Un ritorno inaspettato sconvolge la vita di Claudia e quella dello sperduto paese di campagna in cui vive.
I tragici eventi che ne conseguono conducono la ragazza verso un futuro totalmente diverso da quello che aveva sognato.

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LEGGILO ONLINE: Io non ho una coscienza

Post n°12 pubblicato il 08 Settembre 2007 da il_giralibro
 
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 "Io non ho una coscienza"
di Fabrizio Bo

Titolo: IO NON HO UNA COSCIENZA
Autore: Fabrizio Bo 
Genere: Thriller, Mystery
Editore: Edizioni Il Melograno
Collana: AER Club Gli Inediti
Pagine: circa 350
Prezzo: 16,60 euro

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Alcune ragazze in cura presso l’ospedale Le Molinette di Torino scompaiono misteriosamente. La dottoressa Francesca Bonino assiste alla scena disperata di una madre che chiede notizie della figlia al banco dell’accettazione del reparto oncologia. Viene così trascinata al centro del mistero nel quale sembra essere coinvolta una setta satanica i cui adepti sono personaggi in vista della città. Ad aiutare la giovane dottoressa saranno il marito e alcuni amici, tra cui un investigatore privato di nome Max e un commissario di polizia.

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LEGGILO ONLINE: Da quel soffio di vento

Post n°11 pubblicato il 08 Settembre 2007 da il_giralibro
 
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"Da quel soffio di vento
di Benedetto Tessitore

Titolo: DA QUEL SOFFIO DI VENTO
Autore: Benedetto Tessitore  
Genere: Thriller, Mystery
Editore: Edizioni Il Melograno
Collana: AER Club Esperimenti
Pagine: circa 60
Prezzo: 7,00 euro

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Treviso. Un sabato mattina di fine agosto, il giovane Leonardo appena tornato a casa dal suo giro in mountain bike, riceve una telefonata dall'abitazione di Sarah, la sua fidanzata; una richiesta di aiuto alquanto strana, fatta di poche parole. 
All'altro capo del telefono una voce bassa e sofferente. 
Quella telefonata da casa sua. di chi era quella voce misteriosa all'altro capo del ricevitore. possibile si trattasse di lei? 
Leonardo incredulo decide di correre da Sarah il prima possibile.

Un racconto capace di mescolare il sacro col profano.

Realtà, sogno. tutto collegato ad un agghiacciante incubo.

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INFO GENERALI: Pubblicazioni: perchè cambiano le regole

Post n°9 pubblicato il 08 Settembre 2007 da il_giralibro
 

Il nostro scopo sociale, quindi il MOTIVO DEL NOSTRO IMPEGNO, è quello di DIFFONDERE E PROMUOVERE la narrativa italiana emergente ed esordiente.
Abbiamo notato che molti di voi (la maggior parte) non fanno molto per promuovere i propri libri. Sappiamo tutti che la miglior pubblicità è quella che voi stessi potete fare al vostro libro, e senza il vostro aiuto noi possiamo fare ben poco!
Per esempio, una volta versata la quota di avviamento molti autori acquistano una sola copia del proprio libro, o addirittura alcuni (più di quanti crediate) non ne acquistano nemmeno una, forse pensando che un libro possa avere successo solo perchè ne esiste l'immagine di copertina su un catalogo...

Ebbene, gli autori che optano per queste scelte vanno contro al nostro scopo sociale, il che non ha senso.
Altro motivo è la mancanza di interesse da parte dei più verso le iniziative organizzate fino ad oggi, che hanno tutte come unico scopo la promozione dei vostri libri.
Per esempio EasyReader o il Gruppo di Lettura, che con la trasformazione in Gruppo di Lettura Elite sta avendo parecchi consensi da parte dei lettori, ma pochissimi da parte degli autori!! In parole povere, abbiamo i lettori ma non abbiamo libri sufficienti per soddisfare le richieste. VERGOGNOSO e INACCETTABILE! Ci si lamenta che gli italiani leggono poco (e leggono prevalentemente narrativa straniera) e una volta tanto che, con non poco sforzo, riusciamo a richiamare l'attenzione dei lettori sulla narrativa italiana esordiente, categoria assolutamente disdegnata da questi ultimi, gli autori "snobbano" coloro che potrebbero essere gli elementi base del loro successo...

Vorremmo inoltre precisare, per smentire ciò che qualcuno erroneamente pensa, che "associazione senza scopo di lucro" non significa "mutuo soccorso", ma significa solamente che qualunque cosa faccia l'associazione non  può avere come scopo il GUADAGNO dei soci. Vi possiamo assicurare che non ci regala nulla nessuno solo perchè siamo un'associazione senza scopo di lucro, ma, al contrario, purtroppo anche noi dobbiamo pagare per i beni e i servizi richiesti, come tutti!

Ebbene, l'Associazione non ha bisogno di elementi che la pensano in questo modo e ci auguriamo di poter fare un po' di "pulizia" in tal senso a partire dal prossimo anno, sperando che tali elementi non rinnovino la quota associativa per il 2008, il che sarebbe molto meglio per tutti noi, ma soprattutto per gli autori "attivi".

Ecco, questi sono i principali motivi per cui abbiamo deciso di modificare le regole relative alla pubblicazione; le nuove regole garantiranno ai nostri autori maggior visibilità e maggiori possibilità di successo, e inoltre, ne siamo certi, ci aiuteranno fin d'ora a perdere per strada gli elementi negativi.

 
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RECENSIONI: I Custodi della Libra, di Lucia Scarpa

Post n°8 pubblicato il 08 Settembre 2007 da il_giralibro
 
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Recensione di Paola De Pizzol

L’autrice conduce il lettore in un ambiente “fantasy” indubbiamente originale e di sicuro impatto. L’idea di base è ottima, e personalmente ho apprezzato gli scontri con i vampiri e la caratterizzazione dei personaggi, tra cui spicca la protagonista, una ragazza che riesce a superare i propri complessi ed affrontare con coraggio il suo nuovo ruolo di “Prescelta”. Consiglierei però all’autrice di rivedere il testo per correggere alcune piccole imperfezioni ed approfondire alcune tematiche, per rendere il libro veramente unico ed interessante.

Paola De Pizzol

 
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RECENSIONI: Il segreto di Omar, di Fantasie Voltai

Post n°7 pubblicato il 08 Settembre 2007 da il_giralibro
 
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Recensione di Ilaria Dazzi

«Siamo della stoffa di cui son fatti i sogni,/ E i sogni sgranano gli occhi come/ Bambinetto sotto i ciliegi,/ dalle cui foglie inizia la luna il suo cammino/ D’oro pallido per l’immensità notturna,/ …Non altrimenti i nostri sogni affiorano-» (H. Von Hofmannsthal, Terzine sulla caducità, III).

Dicono che i sogni ci guidino sia sul cuscino che da svegli, una sorta di ‘Eldorado’ dei progetti che poniamo al centro della nostra vita: Il segreto di Omar è un’operazione dedicata a chi ha voglia di sognare, a chi ha capacità di sognare e crede che le favole a lieto fine possano ancora fornire uno strumento di riflessione e di intrattenimento, senza necessariamente tentare ardite strade filosofiche.
Un libro dedicato realmente (come riporta la copertina) ai lettori dai 15 ai 109 anni, a chi, soprattutto, ha conservato la fantasia e la voglia di sperare che il progresso e le tecnologie possano essere uno strumento utile anche per accostarsi a nuovi mondi, a nuove esperienze o ad affascinanti avventure.
Da Cerro di Cocquio Trevisago a Evergreen, dagli anni Novanta al 2047, c’è un viaggio in quattro parti ad attenderci, che ha per protagonisti Omar, un intraprendente professionista-inventore e Tori, un ragazzo di quindici anni a cui l’entusiasmo per l’uso dei computers e l’amicizia con l’uomo, regalano un’avventura a metà fra Jules Verne e Aldous Huxley. Un’esperienza affascinante, un viaggio verso la vita e la scoperta delle sue numerose risorse (de facto un ingresso inusuale nel mondo degli adulti), questa è la sintesi di un romanzo che presenta evidenti allusioni cinematografiche senza, tuttavia, subire privazioni sul profilo narrativo; un’eredità inattesa e una cassetta di sicurezza contenente una chiave magnetica e una foto, costituiscono l’imput per una scoperta che trasformerà la vita di Tori: Omar, morto misteriosamente durante una vacanza alle Seychelles, ha infatti inventato una macchina per pilotare i sogni.
L’interessante operazione, velata di una sorta di ‘biografismo narrativo’ chiarito al termine del volume, è opera di Fantasie Voltai, pseudonimo di Stefania Lovati, per anni consulente informatico, attualmente, collaboratrice di alcune case editrici come direttrice di collana e titolare di un’agenzia letteraria: dunque non un’autrice di professione, bensì una autrice per passione, per volontà.
Il viaggio di Tori è, almeno in parte, anche il viaggio di Fantasie: il primo vòlto ad una scoperta umana prima ancora che intellettiva, il secondo invece verso la letteratura, verso la scittura come esperienza, come luogo di ‘prova’ e di curiosità.
Ritmo incalzante, prosa diretta e immediata, sono gli ingredienti fondamentali del romanzo, frutto di una lunga elaborazione mentale da parte dell’autrice, che ne iniziò la stesura nel 2001; privo di esasperazioni, adatto ad un pubblico vastissimo (dagli appassionati di fantascienza, agli interessati ai nuovi autori, dai lettori più giovani a quelli meno avvezzi alla tecnologia come materia di indagine), Il segreto di Omar si distingue immediatamente per una certa ‘freschezza’nella prosa e per una forte creatività contenutistica.
Leggendo, mi è parso impossibile non rilevare come questo testo ci costringa ad una riflessione sul tema del viaggio e sulla sua consistente trasformazione nella letteratura di oggi, prescindendo anche dai generi narrativi: emblematica l’espressione dell’autrice “il Limbo è personale, unico”, riferito proprio all’esperienza con la macchina dei sogni, con la singolarità dell’avventura onirica, con la straordinarietà custodita in ognuno di noi.
Lettura consigliata a chi, insomma, non ha smesso di custodire una piccola fiaba dentro di sé…
«Ogni favola è un gioco/ che si fa con il tempo/ ed è vera soltanto a metà…» (E. Bennato, Ogni favola è un gioco).

Ilaria Dazzi

 
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RECENSIONI: Topi a sonagli, di Guido Masci

Post n°6 pubblicato il 08 Settembre 2007 da il_giralibro
 
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Recensione di Silva Ganzitti

In tutta sincerità mi è capitato poche volte di trovare un noir così ben calibrato:

il libro di Guido Masci ha una grandissima energia, una straordinaria compattezza, e l’intreccio si snoda con potenza, senza lasciare nulla al caso.

Il profilo dei personaggi, non solo quelli principali, ha il giusto spessore, ed ogni pagina, ogni vicenda, contribuiscono ad aumentare i dettagli, a creare una visione a 3D, perfino della scassatissima Buick di Lee.

L’andirivieni di presente e passato, della storia di Mark e di quella di Lee, crea una piacevole serie di racconti nel racconto. Racconti che sono, oltre tutto, autonomi di per se stessi, perfettamente leggibili anche sganciati dal resto, anche se non fossero inseriti nel complesso intreccio della narrazione.

Tutto quello che è contenuto nel testo è necessario, anzi, indispensabile perché la storia possa svilupparsi e procedere con il suo passo, che non cede mai alla noia, che non ti fa venire voglia di saltare righe per arrivare in fondo.

Masci possiede una lodevole capacità di destreggiarsi tanto con l’educazione borghese dell’uomo medio americano, a prima vista tutto casa e famiglia, così come con la rozza mancanza di educazione dello scansafatiche del Sud, che tuttavia conserva sotto quella cruda corteccia l’arcaico segno di un codice d’onore demodé che costituisce, alla fine, il solo modo che ha per riscattarsi.

La sintassi è pulita, se si eccettuano alcuni errori di battitura, in cui con ogni probabilità rientrano anche alcune espressioni come “sfinire la silouette” invece di sfilare o sfinare, e “ gambe forbite” invece di tornite.

Lee, Mark, ma anche Viv, Fran, Jimmy e tutte le comparse, sono dei personaggi riusciti, che riescono a trasmettere il proprio individuale grado di civiltà, rispetto, educazione, sentimento e sensibilità ( o assenza di sensibilità), insieme al decadimento morale di una società terribilmente giudicante e compromessa.

Ottimo. Per gli amanti del genere, è un libro da non perdere.

 

Silva Ganzitti

 
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RECENSIONI: L'ambiguo volto del male, di Rino Sebastiani

Post n°5 pubblicato il 08 Settembre 2007 da il_giralibro
 
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LETTO IN ANTEPRIMA!

Recensione di Silva Ganzitti

Un noir coinvolgente, declinato con buona fluidità, da cui la banalità è pressoché assente, che non si rifà ai consueti modelli provvisti di trama scontata.

L’intrigo sorprende il lettore ad ogni nuovo capitolo, e quel che è di più, non gli permette di prevedere la mossa successiva. Molto buona la conduzione dei due ruoli protagonisti.

Tuttavia, anche se indubbiamente la scelta delle due coppie pare perfetta e bilanciata, lascia perplessi il piano su cui si svolgono tanto il rapporto fra Edmondo e la bionda ragazza del Don Chisciotte, che risulta inverosimile, basato com’è solo su languidi sguardi scambiati sotto le luci basse del locale, che il coinvolgimento sentimentale di Riccardo e Sonia, dove la profondità delle ferite reciproche e del tragico vissuto di entrambi mal si sposa con la rapidità che li porta sull’orlo di una “confessione”.

La trama è ben delineata e di carattere, ma c’è la tendenza a riempire i capitoli di particolari non necessari, e le righe diventano spesso periodi ridondanti e piuttosto prolissi, finendo poi per non aggiungere nulla al tessuto narrativo.

Il lettore di gialli medio si aspetta dei vuoti da poter riempire seguendo le tracce lasciate dall’autore, diventando talvolta l’ombra dell’investigatore, altre volte precedendolo sul suo stesso terreno.

La galleria dei personaggi è vasta e varia. Lo spessore è quasi sempre adeguato, tranne nel caso di Sonia, che forse meritava un maggiore approfondimento. 

Credo fermamente che ci sia molto di buono in questo libro, ma non lo considero pronto, così com’è, per lo scaffale di una libreria. Come ho già rimarcato sopra, manca di alcune caratteristiche che non lo fanno apprezzare come meriterebbe, ed il risultato è che risulta piuttosto un buon esercizio di scrittura creativa.

Silva Ganzitti

 
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RECENSIONI: L'ambiguo volto del male, di Rino Sebastiani

Post n°4 pubblicato il 08 Settembre 2007 da il_giralibro
 
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LETTO IN ANTEPRIMA!

Recensione di Marco Durpetti

"L'ambiguo volto del male" è un giallo dalle tinte forti, l'autore è talmente bravo nel descrivere i luoghi e i personaggi e a dotare questi ultimi di dialoghi veri e senza fronzoli, che sembra di assistere ad un film.

La contrapposizione della ferocia dei delitti con l'animo da poeta dell'assassino rendono interessante il romanzo, che riserba un colpo di scena finale veramente originale.

Unico neo... si legge troppo velocemente!!!

Marco Durpetti

 
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RECENSIONI: Nuvole da Nord-Est, di Ennio Gelfi

Post n°3 pubblicato il 08 Settembre 2007 da il_giralibro
 
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Recensione di Anna Maria Frascaroli

Nuvole da Nord-Est è un libro insolito, un thriller ai limiti con la fantascienza, ma senza addentrarsi nello stereotipo di un futuro robotizzato e super-tecnologico.

L'ambientazione è attuale, ma i fatti che avvengono ci trasportano oltre, in un futuro virtuale che ha connotazioni di possibile-impossibile e suscita in noi una sorta di inquietudine.

La tecnica dell'autore, Ennio Gelfi, è basata sulla suspense, il romanzo è strutturato in una serie numerosa di capitoli, alcuni molto brevi, e ognuno di essi termina lasciando il lettore in attesa di un "qualcosa" che sta per accadere, o per essere svelato.

Ed è proprio questa attesa che appassiona e costringe a proseguire la lettura per scoprire il perché del verificarsi di una serie di circostanze misteriose, nelle quali sono coinvolti alcuni abitanti di North Valley, ed altri strani personaggi: alieni, provenienti da un altro pianeta, o entità appartenenti al mondo virtuale che sembra far parte della nostra quotidianità?

Difficile da raccontare, per la sua trama che si snoda tra realtà e fantasia, per le sue interruzioni che ci lasciano in attesa di un prossimo capitolo dal quale estrapolare le verità nascoste e chiarire gli enigmi.

Ma non è la trama che conta in questo romanzo, bensì il ritmo che la sostiene, con qualche caduta a tratti, riscattato però dal suo finale enigmatico, che ci conferma che nessuna storia ha fine.

In analisi conclusiva, pur avendo apprezzato il genere thrilling di questo libro, gli ho riscontrato alcuni nei: ad esempio, i troppi capitoli con le inevitabili interruzioni che, se da un lato creano una certa suspense, tendono a farci perdere il filo del racconto, e forse l'effetto paura, che non dovrebbe abbandonarci.

Tuttavia, riconosco nella scrittura di Ennio Gelfi una notevole sicurezza di linguaggio e un'attenzione alle descrizioni dei luoghi, un po' meno dei personaggi, il che mi fa pensare che non sia alla sua prima esperienza di scrittore e, forse, non solo in questo genere letterario.

Ne consiglio la lettura agli amanti dei thriller fantavirtuali.

Anna Maria Frascaroli

 
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RECENSIONI: La polvere eterna, di Giovanni Nebuloni

Post n°2 pubblicato il 08 Settembre 2007 da il_giralibro
 
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Recensione di Marco Durpetti

Sono rimasto colpito ne "La Polvere Eterna" dall'ingegno e la fantasia con cui Giovanni Nebuloni progetta gli attentati terroristici e della sua approfondita conoscenza di tecniche legate alla chimica, ingegneria e informatica. Pur usando un linguaggio spesso tecnico-scientifico, riesce ugualmente a dare momenti di poesia, quando descrive il concetto di "amanti".

La storia fa riflettere e spesso il lettore vive nell'angoscia che la perversa fantasia dell'autore possa trasformarsi in una possibile realtà.

Complimenti.

Marco Durpetti

 
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