Il mezzo e il fineE'un viaggio cominciato molti anni fa e sempre in corso... per ciò che è stato, per ciò che rappresenta. |
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Post n°36 pubblicato il 08 Settembre 2010 da eclampsis
Entrò nel ristorante un uomo strano. |
Post n°34 pubblicato il 05 Ottobre 2009 da eclampsis
Un uomo e una donna s'incontrano per caso, lungo un marciapiede grigio d'una grande città. Gli occhi s'incontrano, si seguono, azzurri di lei, scuri di lui; incanto d'un lampo, lo sguardo li tiene, l'uno e l'altra e la strada.
Un passo ancora e tornano, un uomo, una donna, nel mondo grigio d'una grande città. |
Post n°33 pubblicato il 22 Settembre 2009 da eclampsis
"A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'é una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'é che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran. Non si capisce
Baricco |
Post n°32 pubblicato il 31 Agosto 2009 da eclampsis
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Post n°31 pubblicato il 28 Agosto 2009 da eclampsis
Nessun uomo è un'isola, intero in se stesso. Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte della terra. J. Donne |
Post n°30 pubblicato il 05 Agosto 2009 da eclampsis
Una povera nonna allevava con molta fatica un nipotino rimasto orfano in tenera età. Ma con l'andar del tempo si trovò di fronte ad una scoperta allarmante: il bambino aveva preso l'abitudine di rubare... Era un ladro! Adoperò tutti i mezzi per combattere quella tendenza. Ma niente da fare: quel vizio ormai il bambino lo aveva nella pelle. Nè minacce né promesse sortivano alcun effetto. A corto di risorse, la nonna gli minacciò un castigo terribile, se mai avesse dovuto ricadere anche una sola volta in quella colpa. "Vedi questo attizzatoio?.. se ti colgo ancora a rubare, lo faccio arroventare nel fuoco e ti trapasso la mano da parte a parte". Ma il bimbo tornò a rubare... Arraffò dal logoro portafogli della nonna uno dei pochi biglietti e si precipitò a spenderlo. Tornato che fu, la nonna, che già aveva scoperto il furto, gli afferrò le mani e lo trascinò in cucina. Poi impugnò l'attizzatoio, lo immerse nel carbone incandescente e stette ad aspettare che si arroventasse. Il bambino contemplava smarrito quei preparativi insensati. Non riusciva a credere alla minaccia. Era così convinto della bontà della nonna, da ritenerla incapace di un gesto tanto atroce. Non ci poteva credere. Ma ecco, la vecchia lo agguantò spingendolo presso il fornello, estrasse l'attizzatoio ormai incandescente. Poi bruscamente allentò la presa, lo lasciò andare, e trapassò la propria mano da parte a parte. Adesso il piccolo ladro è diventato un uomo. Un uomo che non ruba. Piuttosto che metter la mano sulla roba che non gli appartine, se la farebbe bruciare.
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Post n°29 pubblicato il 24 Luglio 2009 da eclampsis
Ero giovane. e mi sentivo forte.
Tagore (mi pare) |
Post n°28 pubblicato il 23 Luglio 2009 da eclampsis
A F. ...per F.
Se la nota dicesse: Se la parola dicesse: Se la pietra dicesse: Se la goccia d'acqua dicesse: Se il chicco di grano dicesse: Se l'uomo dicesse: Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota L'umanità intera ha bisogno di te, qui dove sei, unico, e perciò insostituibile
Michel Quoist |
Post n°27 pubblicato il 21 Luglio 2009 da eclampsis
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Post n°26 pubblicato il 21 Luglio 2009 da eclampsis
Ai tempi in cui un gelato con sciroppo e frutta costava molto meno, un ragazzo di dieci anni entrò nel bar di un albergo e si sedette a un tavolo. Una cameriera mise un bicchiere di acqua davanti a lui.
L'autore non sono io.. ma non ricordo chi sia. |
Post n°23 pubblicato il 15 Luglio 2009 da eclampsis
Nelle vicinanze del tempio di Shiva viveva un monaco. Nella casa di fronte alla sua, abitava una prostituta. Osservando la quantità di uomini che le facevano visita, il monaco decise di chiamarla. "Siete una grande peccatrice," disse rimproverandola. "Disonorate Dio tutti i giorni e tutte le notti. Non pensate di essere capace di smettere e di iniziare a riflettere sulla vostra vita dopo la morte?" La povera donna fu molto scossa dalle parole del monaco; con sincero pentimento pregò Dio, implorandone il perdono. Chiese inoltre che l'Onnipotente le facesse trovare un nuovo modo di guadagnarsi da vivere. Ma non trovò nessun lavoro. E, dopo una settimana di fame, tornò a prostituirsi. Ogni volta, però, che consegnava il proprio corpo a un estraneo, pregava il Signore e chiedeva perdono. Il monaco, irritato perché il suo consiglio non aveva prodotto alcun effetto, pensò fra sé e sé: "D'ora in poi conterò quanti uomini entrano in quella casa - fino al giorno della morte di questa peccatrice." E da quel giorno egli non fece altro che sorvegliare la vita della prostituta: ad ogni uomo che entrava, metteva una pietra su un mucchio. Dopo un certo tempo, il monaco chiamò di nuovo la prostituta e le disse: "Vedete questo mucchio di pietre? Ogni sua pietra rappresenta uno dei peccati mortali che avete commesso, anche dopo i miei avvertimenti. Ora vi ripeto: state attenta alle cattive azioni!" La donna cominciò a tremare, rendendosi conto di quanto fossero enormi i suoi peccati. Tornando a casa, versò lacrime di sincero pentimento, pregando: "Oh Signore, quand'è che la Vostra Misericordia mi libererà da questa miserabile vita che conduco?" La sua preghiera fu ascoltata. Quello stesso giorno l'angelo della morte passò per la sua casa e la portò via. Per volontà di Dio, l'angelo attraversò la strada e portò via con sé anche il monaco. L'anima della prostituta salì immediatamente in cielo, mentre i demoni portarono il monaco all'inferno. Quando s'incrociarono a metà del cammino, il monaco vide ciò che stava accadendo ed esclamò: "Oh Signore, è questa la Tua giustizia? Io, che ho passato la vita in devozione e povertà, ora vengo portato all'inferno, mentre questa prostituta, che ha vissuto in continuo peccato, sta salendo in cielo!" Udendo queste parole, uno degli angeli rispose: "I disegni di Dio sono sempre giusti. Tu pensavi che l'amore di Dio si riassumesse nel giudicare il comportamento del prossimo. Mentre tu ti riempivi il cuore con l'impurità del peccato altrui, questa donna pregava con fervore giorno e notte. La sua anima è divenuta tanto leggera, dopo aver tanto pianto, che possiamo portarla fino in Paradiso. La tua anima si è tanto appesantita di pietre che non riusciamo a farla salire lassù." P. Coelho
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Post n°22 pubblicato il 14 Luglio 2009 da eclampsis
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Post n°18 pubblicato il 20 Luglio 2007 da eclampsis
Se riuscirai a non perdere la testa quando tutti |
Post n°17 pubblicato il 23 Novembre 2006 da eclampsis
Mio piccolo regalo, Adesso hai domande. Su quanto ho scritto. Stai cercando l'uscita migliore per crescere nel mondo del lavoro. Da qui nasce la mia risposta. "...la vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio: non è il risparmio di tempo che conta, bensì la capacità di trovare un centro." Mi curo del mio regalo. Che non voglio.
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perché questa è la vera forza dell’uomo.
Prenditi tempo per leggere
perché questa è la vera base della saggezza.
Prenditi tempo per pregare
perché questo è il maggior potere sulla terra.
Prenditi tempo per amare ed essere amato
perché questo è il cammino della felicità.
Prenditi tempo per ridere
perché il riso è la musica dell’anima.
Prenditi tempo per dare
perché il giorno è troppo corto per essere egoisti.
Pablo Neruda