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Un blog creato da mf_astratto il 18/03/2011

M A X . L O Y

richiamo al blog di Max Loy

 
 

 

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La tecnica del pittore non si allontana dalla sua vocazione di libertà e si sostanzia – sui legni preparati in varia guisa – di imprimiture di differente mistura, si aggettiva di dolci velature, si arricchisce di lunari effetti di corrosione, nervosi graffiti, specchianti o ruvide superfici che fanno pensare, rispettivamente, a luminosi piani plasticati oppure ad abrasi calcari.

“Siamo di fronte ad una pittura che prende,
affascina, coinvolge e che dona cascate d’emozioni
fino a stordirci. "

È così: ogni azione e ancor più manifestamente quelle dettate dal sentimento, affondano le radici in una regione misteriosa dalla quale ogni gesto assume un significato trascendente che è caratteristico della figura dell’uomo: egli trascende se stesso, così le sue azioni sono allegoria, immanenza e trascendenza insieme.
Questo è un mistero grande, l’unico.
 

Ho conosciuto felicità, nella mia vita, che sono rimaste intatte nel tempo perché non avevano un corpo e, come profumo, le sento ancora nell’aria all’improvviso, inesplicabili e volatili mi svegliano al ricordo di Itaca e mi dischiudono visioni che mi fanno testimone.

 

 

 

Quadri della maturità, 

prossimi a quel traguardo di semplicità densa e sapida,

 ultimo approdo di tutti gli itinerari possibili.

 

 

 

 

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Il linguaggio di Max Loy viene dal silenzioso mondo di una sensibilità personalissima,

da dove giungono gli echi di una profonda umanità.

 

 

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Post n°54 pubblicato il 23 Febbraio 2012 da mf_astratto

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MAX  LOY

 

“Filtrato” attraverso esperienze molteplici – nell’ordine: figurativa, surreale, metafisica e astratta – ma coerentemente con il suo credo temperamentale, questo artista nobilita la sua pittura di una tale disarmante sincerità che non gli si può non dar fiducia sulla parola.


 

PENSIERI

......se nelle nostre giornate non rinveniamo quel che c'è di mistero e di aria fine d’alta quota, abbiamo sprecato non solo una giornata, ma abbiamo scritto la nostra storia fuori testo, sulla sabbia.

.....è necessaria la consapevolezza che stiamo marciando insieme in salita verso una condivisa speranza di felicità.

.....Il criterio d’eccellenza apre le porte dell’intelligenza e anche quelle del cuore.

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Vento che viene da lontano,

memorie antiche,

voci del passato,

emozioni alla deriva,

contemplazione atratta,

poesia del nulla....

 

“vivo in una dimensione particolare della realtà, quella del sogno, la dimensione in cui lo spirito, libero dal limite del corpo, può fondersi per diventare le stesse cose che ama”

 

L'ORIGINE

Max Loy, pone alla base del suo manifestarsi estetico – costantemente nutrito da linfa filosofica e umana – la libertà esistenziale, la casualità emotiva, dando vita ad opere nelle quali la schiettezza diviene anche sfrontata pur di evitare l’arido, il freddo e matematicizzato schematismo. 

 

Questa atmosfera di dolce malinconia, per una felicità forse ricevuta in dono e poi smarrita e pian piano riconquistata con faticosa e quotidiana riscoperta dell’uomo, pervade le opere figurative di Max Loy

La sua arte figurativa si è avvalsa di un simbolismo carico di tensione morale,

di sotterranee vene metafisiche

Nell'arte del Loy traspare e s’indovina l’angoscia esistenziale che travaglia tutta la sua generazione, l’anelante ricerca di un approdo su una spiaggia certa, il bisogno tormentoso di inventare nuovi miti, che rinverdiscano l’aridità del presente e consolidino la precarietà del nostro viaggio in questa stagione deserta di favole.

 

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La figura femminile è quasi sempre protagonista, innocenza e sensualità insieme; la donna è la sua Musa e la ritroviamo sullo sfondo di mari caldi e incantati, di cieli infuocati e lontani come incendi di tramonti o di aurore. Nelle figure di donne flessuose e morbide, appassionate e materne, Loy sembra frugare dentro, scavare e cercare tormenti passati. 

 

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