l' ECO...campano!

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE


Emergenza rifiuti in Campania: nessuno vuole le ecoballe. Natale nel caos
Protesta a Pignataro Maggiore E' sempre più emergenza rifiuti in tutta la Campania: mentre si intrecciano trattative, proteste, manifestazioni, tutto resta in alto mare mentre si aggrava l’emergenza. E a due giorni dalla chiusura annunciata del mega-sito di ecoballe a Taverna del Re le difficoltà si moltiplicano nelle aree alternative: nessuno sversatoio è stato finora aperto. E la proroga per Giugliano viene ritenuta obbligata. Ma qual è il punto della situazione sui siti individuati e ancora chiusi?Casalduni, nel beneventano: la realizzazione di un altro impianto di ecoballe è stata “ricevuta” con un corteo. C’era anche il sindaco Raimondo Mazzarelli sul luogo dove deve sorgere il sito. Su uno striscione c' era scritto "abbiamo già dato" con chiaro riferimento al fatto che a Casalduni è già in funzione il Cdr. Casamarciano: l'accordo di programma proposto dal commissariato straordinario di governo prevede la ricomposizione morfologica di una cava attraverso l'utilizzo dei rifiuti inertizzati. Ma l'ipotesi non convince gli amministratori che hanno già inviato una nota per esprimere dubbi e perplessità. Il timore è che arrivino le ecoballe in un territorio già martoriato. Da Casamarciano , Nola, stessa storia. Poggioreale. Anche per il sito di stoccaggio delle ecoballe di Napoli non mancano le difficoltà. Il sindaco Iervolino ha dato ufficialmente via libera al commissariato per i rifiuti. Tuttavia i tecnici non ancora preso possesso dell’area e quindi non c’è neanche il cantiere.Chianche. Ancora tutto bloccato nell’Avellinese. Il sito di stoccaggio delle ecoballe che dovrebbe sorgere, si trova in mezzo ai vigneti dei vini Docg irpini. “Non è possibile penalizzare l'economia di una intera zona - sostengono sindaco e produttori di vini - realizzando una discarica in un'area agricola dove si coltivano le uve dei vini famosi in tutto il mondo".Nel Casertano: manifestazione di protesta contro l’apertura di un sito di stoccaggio di ecoballe a Carinola. E continua il braccio di ferro fra amministrazioni locali e commissariato di governo sull’attivazione di una discarica provinciale a Pignataro Maggiore. I sindaci della zona, chiedono che venga riconsiderata l’opzione Pignataro perché la zona individuata dal commissario Pansa sorge in un’area dove insistono allevamenti e coltivazioni protette.A Salerno ancora non è arrivata la decisione della Provincia sulle indicazioni di aree per i siti per ecoballe. La Provincia ha osteggiato le decisioni del commissariato rifiuti: Buccino (poi rientrata) e Atena Lucana (ancora in piedi) proponendo in alternativa la cava di Sarno sequestrata al boss Galasso.
Serre, Macchia Soprana Intanto la discarica di Macchia Soprana a Serre è aperta, ma gli amministratori locali si battono per chiuderla. Dicono no all'ipotesi di ampliare un'area-rifiuti nella contigua Postiglione. Questo è lo scenario non certo edificante dinanzi al quale si trova in queste ore il commissariato all'emergenza rifiuti.Luigi Nocera, assessore all'ambiente, dinanzi a questo scenario, allarga le braccia: “Cambiando i commissari il prodotto, evidentemente, non cambia”. E così auspica decisionismo: “Occorre il coraggio dell’impopolarità”.Ma intanto l'emergenza è sotto gli occhi di tutti: duemilaseicento tonnellate di rifiuti sommergono Napoli. Trentamila la sua provincia. Centomila l'intera Campania. DA: eCOSTIERA.IT