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I rifiuti possono diventare energia rinnovabile e prodotti chimici


"Biochemenergy" è il nome del progetto dell'Università di Torino. L'obiettivo è far sì che i rifiuti possano diventare energia rinnovabile e materiali chimici.Ricavare energia rinnovabile e materiali chimici dai rifiuti. Questo è quello che i ricercatori dell'Università di Torino sostengono sia possibile fare. Almeno in parte. Il progetto si chiama "Biochemenergy".Il professor Enzo Montoneri, uno dei responsabili della ricerca, dichiara: "al momento stiamo portando avanti le prove tecnologiche di prodotti usati per il lavaggio delle automobili e per tingere capi di abbigliamento". Il segreto sta nell'utilizzare tecnologie maggiormente avanzate rispetto a quelle odierne."In Italia vengono prodotti 46 milioni di tonnellate all’anno di biomassa che va in discarica o non viene utilizzata, di questa il 50% è potenzialmente riciclabile per il mercato chimico. Al momento la tecnologia di trattamento dei rifiuti (incenerimento o produzione di metano e fertilizzanti) può trattare solo il 25% della biomassa di scarto" fanno sapere dall'Università di Torino.Teoricamente gli stabilimenti, sia pubblici che privati, che lavorano con i rifiuti potrebbero diventare impianti di prodotti riciclati utili per l'industria chimica. Ciò potrebbe tranquillamente contribuire a una calo dell'utilizzo del petrolio, e questo andrebbe chiaramente a vantaggio del ciclo ecologico. Tra i prodotti che si possono ottenere, secondo i ricercatori dell'Università di Torino, detergenti industriali, prodotti per la bonifica ambientale e agenti fertilizzanti.Il problema dello smaltimento dei rifiuti è senz'altro di primaria importanta in Italia e per questo le ricerche degli studiosi di Torino potrebbero essere quanto mai utili. Non solo alla Campania.Giovanni Carzana