l' ECO...campano!

COSA STA SUCCEDENDO SUL FRONTE RIFIUTI?


Bertolaso continua ad andare in giro per discariche ed inceneritori.Il sottosegretario all'emergenza rifiuti in Campania infatti si e' recato oggi nel cantiere di Cava Sari, nel comune di Terzigno, per un sopralluogo alla discarica dove, terminate le operazioni di messa in sicurezza dei versanti, sono ora in corso i lavori per la viabilita' del fondo cava. Dopo il sopralluogo, Bertolaso si e' recato ad Acerra per partecipare a una riunione tecnica sul termovalorizzatore, cui hanno preso parte, oltre ai rappresentanti della struttura del sottosegretariato, anche rappresentanti delle imprese impegnate nella gestione dell'impianto. Nel corso della riunione si e' discusso dello stato di avanzamento delle procedure di attivazione del termovalorizzatore, in particolare in riferimento alla salvaguardia ambientale. Dal vertice e' anche emerso che, proprio sul versante della salvaguardia ambientale, i test e le prove fino a oggi effettuati hanno avuto riscontri positivi rispetto ai vincoli previsti.Intanto,riguardo all'inceneritore di Acerra, il CO.RE.RI. (Coordinamento Regionale Rifiuti Campania) lancia l’appello a non “abbassare la guardia”. Passate in sordina le preannunciate accensioni della seconda e della terza linea (entrambe entro le prime due settimane di maggio) causa “ondata elezioni”, il fronte del no all’incenerimento vuole denunciare “l’assordante silenzio” oramai calato sull’impianto di Acerra, dopo il sopralluogo aperto alla stampa: anche se l’inceneritore brucia solo per “rodaggio”, continuano a mancare gli adeguamenti previsti dalle 27 prescrizioni del 2005. Tra queste, ricordano i comitati, “assolutamente inderogabile” è quella che prevede di bruciare cdr (combustibile derivato da rifiuti) a norma del Dm del 5 febbraio 1998. E invece, proprio questa è stata derogata con l’impugnata ordinanza del 18 marzo. Ciò avrebbe richiesto una valutazione di impatto ambientale, dal momento che quello del 2005 è solo un “parere”, invece si è deciso di dare avvio all’impianto consentendo di bruciare milioni di ecoballe non a norma (come stabilito dalla magistratura nel 2004, sia per la percentuale eccessiva di rifiuto umido, sia perchè spesso contengono rifiuti speciali e pericolosi).Il fronte Chiaiano: la discarica di Chiaiano continua a rimanere sotto la lente della Commissione europea, che vuol vederci chiaro sulla sua conformità con la normative Ue in materia. Intanto dall’Italia tutto tace...le informazioni che Bruxelles attende ancora da Roma riguardano i criteri di localizzazione e le modalità di realizzazione del sito di Chiaiano, che potrebbero non corrispondere a quanto prescrive la direttiva Ue sulle discariche dei rifiuti. La Commissione è in possesso delle relazioni tecniche dei professori Medici ed Ortolani dell'Università di Napoli che evidenziano la non corretta realizzazione delle opere in termini di stabilità delle pareti e di permeabilità del fondo, per non parlare dei problemi relativi alla scelta della selva di Chiaiano per realizzare un sito di raccolta dei rifiuti.E a Lo Uttaro,la prossima settimana la direzione ed i tecnici del Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta avranno in Procura a Napoli un incontro nel corso del quale sarà formulata una proposta di dissequestro della discarica, finalizzata alla bonifica del sito al confine tra i territori comunali di Caserta e San Nicola La Strada. Attualmente nella discarica Lo Uttaro sono stoccati, in assoluta sicurezza e senza alcun rischio per l'ambiente circostante, 203.000 tonnellate di materiale risultante dalla lavorazione dei Cdr. La bonifica di Lo Uttaro e della ex cava Mastropietro, qualora venga accolta la domanda di dissequestro, rientrerà nel programma di bonifica delle discariche attivate nella fase più acuta dell'emergenza rifiuti in Campania e punterà a costituire le condizioni per il ritorno alla gestione ordinaria dei rifiuti su base provinciale.