Post n°17 pubblicato il 10 Luglio 2008 da ecologistnow
 


Cosa significano tutti quei simboli sui prodotti!? ( Parte I )




Per fare una corretta raccolta differenziata occorre capire di cosa sono fatti i vari rifiuti!!

Ecco una parte dei simboli trovati qua e là per la rete con i rispettivi significati.
Via via ne postermo altri. Se ne trovate di particolari segnalateceli!!






Simbolo del
Polietilentereftalato
.

Lo si può trovare indicato anche
con il numero 1.





Simbolo del
Polieti
lene.


 

A volte viene
specificato se si tratta di PE ad alta densità (HDPE, PE-HD) o a bassa
densità (LDPE, PELD).


Lo si può trovare
indicato anche con il numero 2 (HDPE) o 4 (LDPE).






Simbolo del Polivinilcloruro.



 
Lo si può
trovare indicato anche con il numero 3.





Per chi vuole saperne di più subito ecco un buon sito di riferimento: http://www.comuneillasi.it/B00D-Simboli.htm



 
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Post n°15 pubblicato il 04 Luglio 2008 da ecologistnow
 


Pensiamo prima di sprecare.



Produciamo, inquiniamo, sporchiamo, mettiamo a repentaglio la nostra salute e la vita del nostro pianeta. Tutto questo è giustificabile? Forse, ma solo in parte, perchè quando il consumo si traduce in spreco, e la produzione è indirizzata a beni futili e superflui, allora non c'è nessuna giustificazione, anzi bisogna solo provare un profondo senso di colpa e riconsiderare il nostro stile di vita.

Guardate questo video:

( togliete prima il sottofondo del blog. video di Vasco, in fondo a destra)











 
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plastica, inquinamento acque, fauna marina, salute

Post n°13 pubblicato il 30 Giugno 2008 da ecologistnow



Guardate queste immagini

Cliccateci sopra per ingrandirle

















Vedendo queste foto, dopo aver provate un senso di profondo disgusto, mi sono venute in mente certe opere d'arte macabre che c'erano all'ultima Biennale di Venezia. Però queste non sono le creazioni di un artista con il gusto per l'orrido, ma sono foto vere di carcasse di uccelli, di albatros, che, come vedete, hanno l'intestino e lo stomaco completamente pieni di rifiuti di plastica ingeriti in mare. ( Se queste immagini non vi bastassero, la rete è piena di foto simili e testimonianze di animali acquatici letteralmente pieni di rifiuti, di tartarughe che ingoiano strisce di plastica, di uccelli che nutrono i loro piccoli con rifiuti di plastica scambiandoli per cibo ).

Tappi, bottiglie, detersivi, frammenti di plastica, assorbenti, siringhe.

Tutto ciò che si abbandona sulla spiaggia o si getta in acqua.

Provate a immaginare a cosa si prova a essere pieni fino alla gola di plastica come lo sono questi animali innocenti.

Certo è raccapriccante, penserà qualcuno, ma che cosa ci posso fare? Questa è una domanda stupida: qui non stiamo parlando di effetto serra, di nucleare, di riscaldamento globale o di quei macroproblemi che ci appaiono irrisolvibili perchè sembrano più grandi di noi. Ma stiamo parlando di pigrizia, la pigrizia di chi trovandosi su una spiaggia, o sulla riva di un fiume, con in mano qualcosa da gettare, non fa quei pochi metri che lo dividono da un cestino della spazzatura. Semplice e vergognoso.

Ok, forse qualcun'altro, vedendo queste immagini rimane indifferente. Chi se ne importa dell'inquinamento delle acque, della devastazione della fauna marina e degli effetti catastrofici che tutto ciò comporta per l'equilibrio dell'ecosistema?
Beh, a tutti coloro che la pensano così vorrei ricordare una semplice informazione che brobabilmente conosce anche un bambino: tutto quello che lasciate finisca in mare, dal tappo di plastica, alla bottiglia sporca di detersivo, alla sigaretta, tutto resta in mare, integro o in microparticelle, e tutto finisce nel vostro organismo perchè...Il pesce lo mangiamo.


Se, ad esempio, siete sulla spiaggia e vi viene voglia di abbanondare qualche cosa di plastica pensate che potrebbe essere di PVC e provate a ricordavi questo: " La produzione di oggetti basati su carburanti di origine fossile è connessa a rischi alla salute ampiamente riconosciuti. Il PVC e il polistirene sono fra i peggiori polimeri e sono connessi a rischi durante tutto il loro tempo di produzione e di utilizzo. La produzione e l'uso di PVC rilascia delle sostanze contaminanti persistenti: è noto che possono causare cancro, distruggere il sistema endocrino, compromettere la fertilità, causare aborti e altro [Joe Thornton, Environmental Impacts of Polyvinyl Chloride Building Materials,
Healthy Building Network, 2002.]. Il polistirene, un materiale comune per i
contenitori per trasportare le vivande o per altri oggetti usa e getta
riguardanti il cibo, e costituito da benzene (un ben noto agente cancerogeno) e stirene (un sospetto agente cancerogeno e nota neurotossina)" (http://www.sustainableplastics.org/problems/)




Spero che scriviate tanti commenti a questo post.





 
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Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 29 Giugno 2008 da ecologistnow
 
Tag: gpl
Foto di ecologistnow

IL GPL: un concreto risparmio per le vostre tasche e soprattutto per l'atmosfera



In Italia chissà perchè fatica da sempre a prendere piede, ma il gpl (acronimo di Gas di Petrolio Liquefatto) - ovvero una miscela di diversi idrocarburi paraffinici, o alcani, a basso peso molecolare - come combustibile rappresenta una soluzione più economica ed ecosostenibile di benzina e diesel. Ormai gli impianti sono molto più sicuri dei primi usciti negli anni '70 e hanno costi di installazione abbastanza ridotti, soprattutto in considerazione delle numerose offerte che case automobilistiche come ad es. Wolkswagen, Daihatsu, Opel, Chrisler hanno proposto ultimamente in caso di acquisto di auto nuova. Più o meno - ma il prezzo è molto variabile - il costo di un impianto gpl (ovviamente al di fuori delle offerte sopracitate) varia dai 1000 ai 2000 euro, a seconda del tipo di autovettura su cui si installa e/o del tipo di impianto.
Si tenga conto che mediamente un litro di gpl costa quasi il 50% in meno di uno di diesel o benzina: quindi il risparmio è davvero considerevole: se volete calcolarlo per farvi un'idea in linea generale, questo sito può fare al caso vostro:http://www.ecomobile.it/risparmio/risparmio_index.htm(tenete però conto che non è però calcolato l'impatto del costo iniziale di installazione).




Per quanto riguarda il versante ecologico, ci sono studi contraddittori. Alcune ricerche affermano infatti che il gpl inquinerebbe molto più della benzina e persino del diesel (vedi questo articolo:http://www.arpat.toscana.it/news/2005/195.pdf), altre (e secondo me più attendibili perchè svolte in un contesto europeo: http://www.cfbp.fr/upload/files/Etude_EETP_V15_04.pdf  ) invece sembrerebbero dare un netto vantaggio al gas come combustibile più ecosostenibile, sostenendo che danneggerebbe meno l'ambiente a causa delle sue ridotte emissioni dannose rispetto ai combustibili tradizionali. Quest'ultimo test infatti, L'EUROPEAN EMISSIONS TEST PROGRAMME, realizzato nel 2003, ha confrontato le emissioni di vetture di media cilindrata, stabilendo che il gpl produce delle percentuali molto più basse di composti tossici (benzene, acetaldeide e formaldeide), all'incirca meno delle metà di quelle prodotte dalla benzina.
Si tenga presente: non tutte le autovetture possono supportare un impianto gpl. Escludendo i diesel che sono geneticamente incompatibili, anche alcuni propulsori a benzina per complesse ragioni non possono supportare questo combustibile: quindi, prima dell'acquisto,accertatevi presso il vostro concessionario di fiducia se l'auto che desiderate è gpl-compatibile o meno.
Ultima nota che un'auto alimentata a gpl o metano spesso può circolare comunque persino nelle città italiane che attuano i blocchi della circolazione a causa di incremento eccessivo dell'inquinamento dell'aria: in sostanza, in caso di blocco del traffico, mentre quasi tutti saranno costretti a mezzi pubblici, a piedi o in bicicletta, con un impianto gpl potrete muovervi ugualmente: questo la dice lunga sulla generale considerazione del ridotto impatto di inquinamento di questo combustibile.










Passiamo al GPL per rendere la nostra aria più respirabile: ricordate che l'inquinamento prodotto da una singola auto contribuisce a alterare l'ecosistema con tutte le conseguenze catastrofiche che ciò comporta per pianeta in cui dobbiamo vivere!!





 
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Post n°10 pubblicato il 23 Giugno 2008 da ecologistnow
Ecco perché è molto importante fare la raccolta differenziata del materiale organico!





Guardate il video!!
( Vi consiglio di chiudere il sottofondo del blog, andando in fondo a destra )




 
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Post n°9 pubblicato il 22 Giugno 2008 da ecologistnow
 

Ordigni nucleari Usa in Europa


Lo sapevate che in Europa abbiamo tra i 200 e 350 ordigni nucleari USA? Ma saranno sicure le basi, in particolare quelle italiane, in cui si trovano?!
Un rapporto interno dell’Air Force Usa mostra preoccupazione per le condizioni di sicurezza delle armi nucleari ospitate nelle basi Usa in Europa e suggerisce una serie di misure per migliorare il rispetto delle procedure che sono al momento al di sotto degli standard previsti dal Pentagono. Nel mirino c’è anche la base italiana di Ghedi Torre, in provincia di Brescia. Il rapporto è stato ottenuto, in versione declassificata, dalla Federation of American Scientists Fas).
Il rapporto interno dell’Air Force esprime preoccupazione sulla sicurezza degli arsenali nucleari dopo che gli ispettori militari hanno ilevato
«insufficienze nel personale, nelle strutture e nell’equipaggiamento» adottati. I problemi sono di ampio raggio: dalla sicurezza degli edifici a quella della barricate, dall’illuminazione ai sistemi di sicurezza.




Per leggere integralmente la notizia riportata:
http://www.ilgiornaledivicenza.it/ultima/oggi/nazionale/Cac.htm


 
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Un commento interessante sul nucleare....

Post n°8 pubblicato il 17 Giugno 2008 da ecologistnow

Questo commento mi è parso molto interessante come spunto per una discussione più approfondita così l'ho copiato come post ;)!! Continuate a dire la vostra a riguardo...

"Ciao^^
Allora...il disocrso è un attimo lungo, ma cercherò di sintetizzarlo.
Nel 1985 a causa del disastro di Cernobyl l'Italia con un referendum
chiuse immediatamente tutte le proprie centrali nucleari (campo in cui
era estremamente all'avanguardia) decretando la svolta ad un abuso di
carbutanti fossili.
All'epoca c'era stato un'abrupta cessazione del nucleare, sprecando
così le risorse e il materiale già disponibile sul territorio italiano.
Ora si preannuncia uno spreco ancora maggiore, infatti perché siano
pronte le centrali nucleari di nuova generazione si dovranno prima
trovare siti adeguati (e già ci sono problemi per la più semplice TAV e
i rifiuti urbani) e considerare i tempi di costruzione, che per una
centrale nucleare moderna sono di circa 10-15 anni, il che vuol dire
che si preusspone una soluzione a lungo termine. Ma questa visione è
falsa, in quanto la soluzione sarebbe in realtà a medio termine, in
quanto se da un lato si avrebbe la diminuzione di dipendenza dal
fossile (ad ogni modo non vero, in quanto l'energia prodotta
permetterebbe solamente di compensare e si spera in modo adeguato la
crescente richiesta di energia), dall'altra parte i problemi che si
verrebbero a creare sarebbero di entità ancora maggiore; infatti si
dovrebbero ricercare siti adeguati alla custodia e sepellimento dei
materiali radioattivi prodotti dalla lavorazione nucleare.
Al contrario di quello che dice quel...biiiip ...di fisico che chiamano
a parlare, non sono il carbone 8altra scelta nefasta) o il nucleare le
soluzioni.
In più, se si va a guardare il resto del mondo e non i dati che vengono
propinati, si può notare come la produzione di energia nucleare nel
mondo sia in diminuzione (a parte in Cina) in quanto i problemi che
esse implicano sono maggiori dei benefici. Inoltre le stesse nuove
centrali nucleari che sono già state costruite sono state progettate
per avere una vita di circa 50 anni e in parte per sfruttare parte
delle precedenti scorie (una minima parte comunque) al fine di renderle
meno pericolose (praticamente passare dal milione di anni al centinaio
di migliaio di anni). Tutto ciò viene realizzato al fine di mantenere
soddisfatto l'ingente fabbisogno energetico e nel contempo poter
sviluppare energie alternative (in maggior parte sviluppate in segreto,
in Nord America fanno parte di progetti segreti anche i nuovi materiali
studiati a tale scopo).
Ultimo appunto. E' da ricordare che tutti i Paesi (ad eccezione
dell'Italia) in cui sono presenti centrali nucleari (che vorrei
ricordare in progressivo smantellamento) hanno la possibilità di
accedere a imponenti riserve di idrocarburi di riserva (prima tra tutti
proprio il Nord America), che permetterà comunque un'adeguata
compensazione di possibili deficit anche per anni.
Una cosa è certa, il nucleare non è il futuro dell'energia pulita, in
primis perché non è pulita.
Deynon"
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Alcune informazioni sull'utilizzazione dell'energia atomica a livello mondiale:

http://www.bfe.admin.ch/themen/00511/00513/index.html?lang=it




 
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Post n°7 pubblicato il 17 Giugno 2008 da ecologistnow
 




Riciclare o ridurre la plastica per risparmiare petrolio, energia, e per inquinare meno



GUARDA IL VIDEO








 
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Ed ora il nucleare...

Post n°4 pubblicato il 16 Giugno 2008 da ecologistnow
 

Oggi parliamo del nucleare.. Vi va? Intanto un po' di cultura sulle scorie... E aiutiamoci con: http://www.zonanucleare.com/scienza/scorie_nucleari.htm (siete andati a leggere? Letto? Ok!)

Di recente c'è pure stato un incidente, che a quanto sembra non ha portato (grossi) danni!

Innanziutto voi popolo del web... Siete favorevoli o contrari al nucleare?! Il nucleare avrà certo aspetti positivi e può essere utile... Ma anche distruttivo!

Einstein propendeva per il disarmo nucleare e disse: "Non so con quali armi verrà combattuta la Terza guerra mondiale ma la Quarta verrà combattuta con clave e pietre"!!! Inoltre era contro i test e le sperimentazioni militari della bomba atomica.

Ecco oggi solo piccoli spunti e per approfondire la questione aspettiamo i vostri saggi commenti! Erudiamoci a vicenda su su!



Qualche approfondimento sul progetto del governo italiano : http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/ambiente/nucleare1/piano-nucleare-enel/piano-nucleare-enel.html  

 
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Raccolta differenziata: che fatica!

Post n°3 pubblicato il 15 Giugno 2008 da ecologistnow
 
Foto di ecologistnow



Quasi tutti sappiamo che la raccolta differenziata dobrebbe essere fatta.
Attraverso la raccolta differnziata, infatti, si preservano le riserve naturali di materie prime; inoltre richiede meno lavorazioni e consuma meno energia. I rifiuti recuperati sono sottratti al conferimento a alle discariche e inceneritori, con conseguente diminuzione dei costi per lo smaltimento e, soprattutto, notevole riduzione dei danni all'ambiente.
Perchè allora la raccolta differenziata si pratica ancora così poco!? La risposta più semplice è per pigrizia, ma non solo. A volte, soprattutto per chi vive in appartamento, non è semplice operare la differenziazione tra i rifiuti: può non esserci lo spazio per più di una pattumiera e accatastare borsette in terrazzo ( per chi ce l'ha ) nelle quali ogni volta gettare i diversi tipi di spazzatura è scomodo, poco pratico e antiestetico.
Ecco allora un piccolo consiglio che potrete mettere in pratica subito: all'interno del vostro armadietto della pattumiera, nell'anta opposta a quella del cestino, piantate due gancetti o due chiodini e appendetevi una o due borsette nelle quali gettare la plastica o il vetro.....In questo modo non occuperete spazio in casa, e dovrete semplicemente gettare il rifiuto nell'apposita borsetta!
In questo modo semplicissimo differenzierete i vostri rifiuti senza alcuna fatica!

Cliccate sull'immagine per ingrandirla!

 
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