L'Odissea

E' l'Economia il potere forte


 La fedele ancella dell'economiaEconomia al servizio delle Personenon Persone al servizio dell’EconomiaIl 43% della ricchezza prodotta in Italia va al 10% delle famiglie più ricche, l’80% delle tasse necessarie per lo stato sociale vengono pagate dai lavoratori dipendenti e dai pensionati. Ciò significa che i ricchi non pagano le tasse. Mentre i dipendenti non possono non dichiarare si vuole ridurre le tasse a chi già non le paga. La ricchezza quindi passa a questi. La recente finanziaria ha pensato alle categorie sociali più deboli, poveri, disabili, giovani ecc. L’economia dell’Italia dei Valori, vuole ridurre il divario tra ricchi e poveri.Oggi un giovane laureato trova soltanto un lavoro precario, perché i posti buoni sono già prenotati da chi ha potere, conoscenza, soldi. Quindi non vi è per molti alcuna possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita, altro che libera concorrenza.Dobbiamo tornare ai contratti a tempo indeterminato per avere una vita normale, sicura, con una pensione per la vecchiaia certa, senza affari assicurativi.Quattro milioni e mezzo di persone in Italia non possono pensare al loro futuro, a metter su famiglia.Con il sistema contributivo delle pensioni la persona anziana percepirà meno della metà dell’ultimo stipendio.Questa sarebbe l’economia dell’Italia!Non vogliamo che la politica sia……La fedele ancella dell’EconomiaÈ la ricchezza la medicina della povertà?Oggi, nel mondo, si sta affermando il principio regolativo e purtroppo assoluto, secondo il quale la Politica è la fedele ancella dell'Economia. Non parliamo qui dell'Economia del buon padre di famiglia, ma di quella “ricca” di una traboccante, avida opulenza, che non pensa ai poveri. Sembra esservi in atto e ormai assodata nell’opinione pubblica una convinzione radicata in un terreno argomentativo perverso, secondo il quale con l’aumento della ricchezza si possono aiutare i deboli e i poveri. Detta così sembra una logica granitica. I poveri cercano la ricchezza la quale deve aiutare i poveri. I politici dal canto loro, rafforzano questa opinione attraverso la “miseria” dei loro conformismi attira consensi.Come dissodare il terreno delle convinzioni inculcate con prepotenza mediatica? Prima di noi ci hanno provato Livia Turco e Rosy Bindi, leaders storiche delle Politiche Sociali in Italia, a convertire gli economisti dei loro Partiti, ad un amoroso rispetto e sostegno per le Persone deboli e povere. Nella Convenzione Nazionale dell’Ulivo, tenutasi nel 2003 ad Arezzo, dal palco si udivano i loro lamenti che parevano mendicare l’elemosina. Noi dell’Italia dei Valori non ci stiamo a chiedere alle forze politiche di fare l’elemosina. Crediamo, invece, che i deboli ed i poveri Devono essere tutelati e garantiti in forza del Valore della Solidarietà e dei loro Diritti, sanzionati da precise leggi.Durante una passata trasmissione radiofonica, il Sindaco di Trieste (Forza Italia) ha affermato: "Grazie alle mie iniziative molti imprenditori investiranno i loro soldi nella nostra città. Arrivando, così, la ricchezza, potremo cominciare a pensare alle fasce deboli". Che cosa intendeva il Sindaco per ricchezza? Dalle sue parole possiamo inferire che, siccome non c'è ancora, la ricchezza (quale ipocrita eresia!), non possiamo pensare (neanche pensare!) alle fasce deboli. Come si può affermare che dalle nostre parti manca la ricchezza, tale affermazione è un’offesa per quella parte enorme di umanità che vive nella povertà più drammatica. Eppure sono proprio i popoli più poveri ad insegnarci il valore della solidarietà che onorano lo stesso, senza la ricchezza.L'Italia dei Valori ha fatto proprio l'insegnamento di queste genti: si occupa delle persone deboli, e non delle astratte fasce (deboli), anche senza aspettare l'arrivo di una ricchezza che tra l'altro abita già qui. È questo uno dei motivi per cui approdano alle nostre coste migliaia di immigrati, chiamati per nostra necessità di manodopera. Nella storia è già successo che l'egoismo è il risultato della prosperità. Speriamo che il fallace ragionamento secondo il quale i poveri ed i deboli staranno meglio se i ricchi diventeranno ancora più ricchi non sia creduto dai nostri cittadini, vittime del sonno ipnotico prodotto dai salotti televisivi.In Italia ci sono molte leggi a tutela ed a sostegno delle persone disabili, ma non sono applicate, come si dice, per mancanza di risorse economiche. A parte il fatto che quando si fa una legge questa deve essere applicata, come possiamo credere al fatto che mancano le risorse economiche osservando attentamente il tenore di vita generale? Magari fossero vere le teorie del nostro Sindaco secondo le quali chi diviene ricco, cede immediatamente denaro alle persone deboli e povere attraverso le tasse: vedremo finalmente le nostre famiglie aumentare la qualità e dignità di vita, padri e madri, secondo le libere preferenze, potranno scegliere finalmente di astenersi dal lavoro, per tornare ad occuparsi dei propri figli, lasciando alle amministrazioni pubbliche, l'assurdo assegnucolo per i nuovi nati, utilizzato poi per qualche articolo di consumo.L'Italia dei Valori è tale, se non assolutizza un valore rispetto agli altri, ma li fa convivere in una situazione umana e civile che vuole animata da giustizia, equità e solidarietà. Il 90% dell’umanità vive una condizione umana di stenti, di fame, di povertà, di guerra. Il mondo occidentale non può dirsi felice semplicemente togliendosi il pensiero.