Un blog creato da il_giornalaio il 07/06/2006

In edicola oggi

Non sfugge nulla

 
 
 
 
 
 

KEN LEE

 
 
 
 
 
 
 

TANTO PER ESSERE CHIARI


PER NON DIMENTICARE...
MA GIUSTIZIA E' FATTA

 
 
 
 
 
 
 

YEAH

BlogItalia.it - La directory italiana dei blog
 
 
 
 
 
 
 

ULTIMI COMMENTI

auguri vecchio
Inviato da: lennon927
il 14/03/2011 alle 14:28
 
You testament like it while you at first-class honours...
Inviato da: tattoosupplies888
il 10/09/2010 alle 02:31
 
giorniiiiiiiiiiiiiiiii ma che...
Inviato da: lennon927
il 21/08/2010 alle 20:59
 
qua perche?
Inviato da: il_giornalaio
il 21/08/2010 alle 17:20
 
giorniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii dove seiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Inviato da: lennon927
il 31/05/2010 alle 12:36
 
 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Novembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  
 
 
 
 
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 28
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

lennon927my_way70alogicoEstelle_ksolicino1la_fata_di_romasirene2011paperinopa_1974signora_sklerotica_2qui.e.oraLISABETTAZstrong_passionpipospDiamante_Rougereginadellamore_200
 
 
 
 
 
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: il_giornalaio
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 50
Prov: MI
 
 
 
 
 
 
 

 

 
« Inter, il secondo scudet...Ma che bello »

G8, Genova 2001: condannato il Ministero

Post n°37 pubblicato il 22 Maggio 2007 da il_giornalaio



immagine

Prima condanna per le violenze delle forze dell’ordine contro i manifestanti: "Non furono iniziative isolate"

L’articolo seguente, a firma del giornalista Massimo Calandri e pubblicato il 29.04.07 "solo" sull’edizione genovese del quotidiano “La Repubblica” è passato quasi inosservato agli occhi dell’opinione pubblica nazionale; grazie al senso del dovere d’informazione di qualche giornalista ed alla buona volontà di qualche blogger forse lo si potrà far conoscere ad un pubblico più ampio di quello dei lettori della cronaca locale di Genova. I più importanti media hanno taciuto, malgrado si tratti di una notizia interessante, di livello nazionale datà la gravità dei fatti. L’Italia ha una classificazione internazionale di “paese ad informazione parzialmente libera”, dove la censura a scopo di comodità politica non manca.

La prima condanna nei confronti del Ministero dell’Interno per le illecite e gratuite violenze dei suoi poliziotti è arrivata nei giorni scorsi, e cioè circa sei anni dopo la vergogna del G8 genovese. Ma le parole con cui il giudice istruttore Angela Latella ha motivato la sua decisione rinfrescano la memoria. Ricordando a tutti che quelle cariche sanguinarie, quelle teste rotte a manganellate, quei lacrimogeni sparati contro le persone inermi, non erano frutto dell’iniziativa isolata o dell’autonomo eccesso di qualche agente. Facevano invece parte di un più ampio disegno - così come le menzogne raccontate più tardi per coprire le nefandezze - , che rappresenta una delle pagine più buie nella storia della Polizia di Stato.

Il tribunale del capoluogo ligure ha dato ragione a Marina Spaccini, pediatra cinquantenne di origine triestina, pacifista che per quattro anni ha lavorato in due ospedali missionari del Kenia. Alle due del pomeriggio del 20 luglio, era il 2001, venne pestata a sangue in via Assarotti. Partecipava alla manifestazione della Rete Lilliput, era tra quelli che alzava in alto le mani dipinte di bianco urlando: "Non violenza!". Gli agenti e i loro capi avrebbero poi raccontato che stavano dando la caccia ad un gruppo di Black Block, che c’era una gran confusione e qualcuno tirava contro di loro le molotov, che non era possibile distinguere tra "buoni" e "cattivi": bugie smascherate nel corso del processo, come sottolineato dal giudice. I cattivi c’erano per davvero, ed erano i poliziotti che a bastonate aprirono una vasta ferita sulla fronte della pediatra triestina. Dal momento che quegli agenti, come in buona parte degli episodi legati al vertice, non sono stati identificati, Angela Latella ha deciso di condannare il Ministero dell’Interno. La cifra che verrà pagata a Marina Spaccini non è certo clamorosa - cinquemila euro tra invalidità, danni morali ed esistenziali - , ma il punto è evidentemente un altro.

«Se risulta chiaramente che la Spaccini sia stata oggetto di un atto di violenza da parte di un appartenente alle forze di polizia - scrive il giudice - , non si può neppure porre in dubbio che non si sia trattato né di un’iniziativa isolata, di un qualche autonomo eccesso da parte di qualche agente, né di un fatale inconveniente durante una legittima operazione di polizia volta e riportare l’ordine pubblico gravemente messo in pericolo».
Perché l’intervento della polizia non fu «legittimo», è ormai abbastanza chiaro.
Lo hanno confermato i testimoni e in un certo senso gli stessi poliziotti e funzionari, con le loro contraddizioni: «Gli aggressori erano diverse decine; l’ordine era di caricarli, disperderli ed arrestarli», hanno detto, interrogati. Ma poi risulta che furono arrestati solo due ragazzi (non feriti), la cui posizione fu in seguito peraltro archiviata.
La pacifista era assistita dagli avvocati Alessandra Ballerini e Marco Vano.

Il giudice ha sottolineato come fotografie e filmati portati in aula «siano stati illuminanti»: «Si vedono ammanettare persone vestite normalmente; più poliziotti colpire con i manganelli una persona a terra, inerme. La stessa Spaccini è una persona di cinquant’anni, di cui giustamente si sottolinea l’aspetto mite».
E poi, le testimonianze come quella di una signora settantenne che parla di una «manifestazione assolutamente pacifica e allegra» e di aver quindi visto agenti «bastonare ferocemente persone con le mani alzate ed inermi come lei». Marina Spaccini ha accolto il giudizio con un sorriso: «Era semplicemente quello che attendevo da sei anni. Giustizia».

Le fonti di questo post sono tratte dal sito del “Comitato Verità e Giustizia per Genova”, il cui presidente onorario è l’europarlamentare Giulietto Chiesa.

Il sito, oltre a tenere
links e aggiornamenti sui processi in corso conseguenti ai terribili fatti del luglio 2001, riporta testimonianze sugli accadimenti avvenuti durante l’irruzione da parte delle forze dell’ordine alla scuola Diaz e sui successivi maltrattamenti avvenuti nella caserma Bolzaneto nei confronti di manifestanti di diverse nazionalità ed appartenenza associazionistica cattolica e non.

La proposta avanzata tempo fa da qualche parlamentare che prevede l'identificazione immediata tramite tesserino degli appartenenti alle forze dell'ordine sarebbe da prendere maggiormente in considerazione.

di: fabri.t

 
Rispondi al commento:
fabri.t
fabri.t il 25/05/07 alle 20:15 via WEB
Grazie mille, anche se lo faccio in ritardo rispetto alla pubblicazione, per il tuo contributo nell'aver riportato il mio post e soprattutto la notizia in esso contenuta che tanti grandi mezzi d'informazione hanno comodamente semi-ignorato. Buon prosieguo di Verità e Giustizia, per Genova e per tutto il paese!
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 
 
 
 
 
 

BLOG_MAGAZINE

Scrivi anche tua.gif
 
 
 
 
 
 
 

ENTRA ANCHE TU

 
 
 
 
 
 
 

BUSTINE A SORPRESA! VUOI GIOCARE?

immagine
Se vuoi anche tu una bustina a sorpresa clicca qui per prelevare i codici. Le bustine sono 8. Scegli!
 
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 

TAG

 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 
 
 
 
 

ONE - METALLICA

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963