Creato da educata_mente il 27/12/2007

educ_azione

Perchè ogni nostro gesto può educare.

 

Vocina noiosa

Post n°35 pubblicato il 30 Marzo 2009 da educata_mente
Foto di educata_mente

Spesso mi ritrovo a domandarmi se la persona che risponde al nome e cognome che porto non sia un bluff. Mi guardo da fuori e cerco di capire cosa vedano gli altri, con quello che dicono di me, il modo di comportarsi che hanno con me, con le domande che mi fanno, perché le domande che ti rivolgono sono sempre un buon segnale per capire cosa da te si aspettino gli altri.

Poi mi guardo dentro o, almeno, ci provo; guardo, scavo … e vedo ciò che vedono gli altri, ma sento una vocina. Insisto ancora: scruto, tocco, gratto ancora … e vedo ancora ciò che vedono gli altri, ma la vocina è sempre lì. Ho fatto molte volte questo percorso, imboccandolo da entrate diverse, in occasione di esperienze diverse, quei momenti intensi che ti portano a riflettere su te stesso,sul rapporto che hai con il mondo che ti circonda e con la tua vita; vedo sempre quello che vedono gli altri, quello che io lascio che gli altri vedano che è molto, ma non tutto e la vocina è lì. Dico sempre di non indossare maschere, riconosco di portare qualche filtro e la differenza è importante perché la maschera distorce, camuffa, il filtro si limita a trattenere, ma ancora la vocina è lì.

E mi dice:

“Sei solo un bluff, non sei come sembri, come fai credere, come riesci a far credere; non menti, ma sei bravo a disporre le parole in modo tale che gli altri le interpretino come vuoi tu, come interessa a te. Sei solo un bluff: non sei gentile né educato, non sei comprensivo né intelligente, non sei competente né affidabile. Riesci a farlo credere, ma non lo sei perché sei un bluff e come tutti i bluff sei ben riuscito solo perché nessuno ha ancora intuito quale sia la posta giusta da mettere sul piatto per guardarti dritto negli occhi e dirti ‘VEDO’.”

 
 
 

L'amore delle donne

Post n°34 pubblicato il 08 Marzo 2009 da educata_mente

                  

... il cuore è un braccialetto di vetro. Un momento di distrazione e si spezza ... lo sappiamo, vero? Eppure continuiamo a metterci dei braccialetti di vetro. Ogni volta che si rompono ne compriamo degli altri, sperando che durino più dei precedenti.
Quanto siamo sciocche, noi donne. Dovremmo indossare braccialetti fatti di granito e trasformare anche il nostro cuore in granito. Ma allora non rifletterebbero la luce con tanta grazia nè tintinnerebbero tanto allegramente ...

               A. Nair                                                          "Cuccette per signora"

Sciocche? No, non direi proprio; sciocchi coloro che per disattenzione, incuria, disinteresse, superficialità spezzano i vostri delicati braccialetti di vetro.
Lasciate perdere il granito, non private il mondo del vostro meraviglioso tintinnio, vi prego ...

 
 
 

Lo specchio dell'anima

Post n°33 pubblicato il 24 Febbraio 2009 da educata_mente

“Nella vita di ciascuno di noi vi è un posto remoto e isolato, dedicato a un rimpianto senza fine o a una segreta felicità, e siamo tutti gli eremiti senza compagni e i reclusi di un’ora o di un giorno; cosicchè comprendiamo i nostri compagni di cella a qualsiasi età essi appartengano”.

 

S.A. Jewitt       "Il paese degli abeti aguzzi"

Fortunato chi, guardando qualcuno negli occhi, riesce a scorgervi quel posto.

 
 
 

Colori

Post n°32 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da educata_mente

                                

Ha importanza il destinatario del nostro amore?
O è invece più importante l'atto di amare in sè stesso?
Veniamo ricordati per chi abbiamo amato o per l'amore che siamo riusciti a dare?
Nessun dubbio per me, nessuno.
Non mi turbano gli amori omosessuali; mi disturbano gli amori superficiali, quelli di comodo, quelli d'immagine, quelli studiati per comparire sui giornali, quelli che nascono per dovere, quelli sbandierati ai quattro venti, etero od omo che siano.
Ma gli amori veri non mi turbano mai.
Più passano gli anni e meno giudico; più passano gli anni e meno mi accontento di guardare la vernice delle persone.
Cerco il loro colore vero, quello sotto la vernice, anche se le mani di vernice sono molte.
Lo cerco con attenzione, costanza, talvolta con insistenza; ho imparato che trovare il colore vero delle persone è tanto più facile quanto più lascio affiorare il mio.
E quindi per conoscere gli altri è necessario non aver paura di sè, non temere di mostrare ciò che si è.
Solo quando si è scoperto il colore vero di una persona la si può amare davvero; altrimenti si ama un simulacro, un'immagine, una proiezione che non potrà mai corrispondere, per quanto ben realizzata, alla persona vera.
Chi si nasconde dietro un'immagine di sè, disperde l'amore che gli viene rivolto e non ne può godere perchè l'amore si ferma a quell'immagine; ma l'immagine non è viva, l'amore se ne accorge ... e se ne va.

 
 
 

                     Felicità e tristezza

Post n°31 pubblicato il 17 Gennaio 2009 da educata_mente

I figli sono come aquiloni,
passi la vita a cercare di farli alzare da terra.
Corri e corri con loro fino a restare senza fiato ...
e tu rappezzi, e conforti, aggiusti e insegni.
Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri
che presto impareranno a volare.
Infine sono in aria:
gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne.
E ad ogni metro di corda
che sfugge dalla tua mano
il cuore ti si riempie di gioia
e di tristezza insieme.
Giorno dopo giorno l'aquilone si allontana sempre di più
e tu ti senti che non passerà molto tempo
prima che quella bella creatura
spezzi il filo che vi unisce e si innalzi
come è giusto che sia libera e sola.
Allora soltanto saprai
di avere assolto il tuo compito.

(Emma Bombeck)

 
 
 
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