effe

suicide


Parole scritte veloci su carta bianca cercando di raccontare la profondità dei tagli, la splendida bellezza dei miei movimenti compiuti su me stesso, il pugnale tra le mani, stringendolo forte,la lama scintilla di tragica luce, i miei occhi riflessi dentro di essa, l'orgasmo cresceva imperioso in me seviziando le mie carni, violentando ciò che rimaneva dei miei sentimenti. Desideravo esser qualcun altro per potermi fottere, mi sarei scopato fino alla nausea, andai davanti allo specchio e iniziai a toccare la mia immagine riflessa dentro di esso. Tra le mani tenevo stretto il mio amico di accaio lucente, Mmmmm non mi bastava. la musica in sottofondo regalava sublimi eccitazioni ben apprezzati dalla mia bianca pelle che godeva con il mio amico di acciaio lama brillante. il sangue fuoriusciva dalla carne macchiando la lama. Lo specchio diceva ormai tutto di me portando l'odio verso me stesso via dalla mia anima. via lontano lontano lontano lontano