effe

nonsense


Pomeriggio di stanca noia alimentata da un freddo autunno che comincia ad entrare nelle carni e nelle ossa! Il cadere attutito dal vento di alberi marci e le strade sono serpenti neri e viscidi di pioggia! In un viaggio, il mio, che non porta in nessun luogo e in nessun tempo! Sono qui a guidare incontro alla bufera di pensieri che rincorrono sogni e aneliti carichi di promesse non mantenute e appuntamenti bucati! Come i quattro soldi che ho in tasca, una tasca bucata dove infilo la mia mano bucata e non trovo che il vuoto! E nudo corro per le strade fredde con un bastone,  e lo agito contro il vento perché smetta di soffiare! Pazzo come Orlando, cerco Pegaso! Devo ritornare a volare! Nani e Troll e Orchi e Streghe, solo loro davanti mi sbarrano il cammino, torno indietro e indietro e indietro finché la strada non  è finita e allora corro corro corro corro contro la turpe barriera, il mio bastone è una spada e loro sono già carne morta! Immondo banchetto, ma ho fame! Affondo i miei denti affondo le mani, il sangue nero brilla come un rubino infernale sotto la luna rossa che ghigna e approva! Non c'è pioggia per me questa notte, non c'è pioggia che lavi via la follia! E tuoni attraversano il cielo bucato e ferito dalle stelle crudeli, non c'è pioggia ma solo caos. Corro ancora lontano da questa notte di crudele abisso, richiudo il mio petto per non vedere più il buio, rimetto sul collo la testa e le gambe le tolgo dalle spalle! Riposo adagiato sul tronco putrido di un cipresso caduto mentre in lontananza Giacomo accende la sua lanterna!