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« Diario di una vecchia checcal'amministratore »

lei e lui

Post n°22 pubblicato il 08 Ottobre 2012 da f362514
 

LEI - Sulla 40ina, matrimonio noioso, ancora in piedi per amore dei figli. Voglia di provare emozioni vere, di vivere il sesso insieme sordido e tenero, alla ricerca del piacere del puro eros ma  insieme alla passione che coinvolge i sentimenti.

LUI - molto giovane, matrimonio finito ancora prima di cominciare, esperienza sessuali sempre deludenti, paura prima dell'impotenza, poi di essere gay...insomma, grande sensazione di inadeguatezza.

LORO -   Leggono un messaggio su internet: un locale dell'arci organizza un naked party: ne avevano sentito parlare entrambi, serate in cui ai partecipanti è richiesto l'abito adamitico . Ce ne sono di vari tipi, per gay, per trav, per gay orsi, per donne, totalmente nudi, in mutande ecc... questo era misto, aperto a tutti i sessi finora conosciuti. Decidono immediatamente di partecipare.

IL LOCALE - Molto spazioso, chiassoso ma non spiacevole. Dominano colori molto accesi, qualche dipinto erotico alle pareti, qualche statua, stile che con qualche sforzo si potrebbe definire neoclassico. Niente finestre, una luce arancione illumina l'ambiente principale, rock psichedelico, tipo Pink Floyd vecchia maniera. Nelle varie sale piscine, bagno turco, sauna, black room e tanti camerini. 

LUI - gira tutte le stanza, tanta voglia di fare, ma anche paura, tanta paura, tante paure. Vede un gruppetto di uomini in circolo, si unisce, strusciatine, occhiatine, lo mettono al centro, chi lo tocca qua e chi là e... ahimè, la sua ipereccitazione gli gioca un brutto scherzo! Cerca di non farsi scoprire dagli altri, ma se ne accorgono e scoppiano tutti a ridere. Tutto rosso cercando di asciugarsi alla meglio (non ci sono mai fazzoletti quando servono!) esce dal camerino in lacrime, mutande a mezza gamba, e va quasi a sbattere contro...

LEI - che era arrivata nel locale da mezz'ora ed aveva fatto una capatina nella black room. Inizialmente si era eccitata, l'idea del "si tocca e non si guarda" le piaceva, sospiri eccitati, sagome che improvvisamente prendevano a muoversi frenetiche, non male, ma poi troppe sagome addosso, troppo insistenti, prima si divincolava gentilmente, poi deve dare qualche spintone e anche un paio di schiaffi per liberarsi. No, non voleva concedersi subito e poi restare con quell'orribile senso di vuoto che troppe volte aveva provato.

LORO - Lui esce singhiozzando e quasi sbatte contro LEI. Non particolarmente bello ma la sua dolce tristezza stimola l'istinto materno della donna, che gli asciuga gli occhietti e lo porta verso le docce. Abbraccia quel giovane umiliato, insieme sotto la doccia si accarezzano, si consolano, mescolano angosce a bagnoschiuma, dilavano la rabbia con lo sciampo, come fosse forfora. Ma sessualmente, nonostrante gli sforzi di LEI, nulla accade. Lei evita ulteriori umiliazioni a LUI, escono, si asciugano e per mano entrano in un'altra stanza dove c'è un bar con luce rossa diffusa, dove tanti avventori silenziosi sorseggiano ai tavoli drink molto colorati. LUI, quasi subito viene arpionato da un uomo sulla cinquantina, che gli pone tutt'e due le mani sul sedere: l'erezione faticosamente cercata con LEI si realizza all'istante, si fa trascinare via dal cinquantenne e sparisce, uscendo a testa bassa da una porticina, come un agnellino ghermito da un lupo affamato e rassegnato al proprio destino. Più in là tre signori molto distinti chiacchierano a un tavolo. Sono nudi, ma come fossero in giacca e cravatta. Capelli ben pettinati, perfettamente sbarbati, occhialini di quelli che si dividono a metà e si portano appesi al collo. Sembrano non avere a che fare con questo posto.

Ancora LEI - decide di sfidarli, gli passa davanti sculettando leggermente. La notano, è una gran bella donna. La invitano a sedersi con loro, bevono un po'. Qualche chiacchiera vaga, poi le chiedono di andar via da lì con loro, due passi in città. Si rivestono ed escono tutti e quattro, salgono su una Volvo blu. Pochi minuti e la macchina si ferma, davanti ad un hotel, di lusso. La invitano a salire per bere qualcosa nella loro suite. Ma si!" pensa LEI, "Una volta si vive ed una si muore. Facciamola sta follia." I tre signori entrano, salutati con molta referenza dal portiere, prendono la chiave e salgono su. Lei sente gli sguardi del portiere e del ragazzo dell'ascensore, sono sguardi chiarissimi, dicono "sei una gran troia". Arrossisce, ma  scopre di essersi eccitata, molto. Entrano in camera. Grande eleganza, champagne francese pronto nel secchiello, quadri da fare invidia ad un museo, ma...  non fa in tempo a guardarsi intorno che già i tre si sono scatenati su di lei. in un attimo  si ritrova denudata e ammanettata alla ringhiera del letto, a pancia sotto con sei mani che la sfiorano. Ognuno dei tre si concentra su una parte del corpo, come se si fossero spartiti il bottino, testa, gambe e tronco. Inizialmente è tutto molto dolce, a volte il contatto si avverte appena, ma poi le carezze si fanno più forti, pressanti....si passa ai buffetti, fino alle sculacciate. Ora lei si sente proprio una preda, vittima di tre depravati, abbandonata e perduta nelle loro mani. Nonostante i modi bruschi i tre mantengono il loro fascino, sono ancora perfettamente vestiti, con gli occhiali sul naso, la scrutano come studiassero una rara farfalla. Dopo un po' l'addetto alla parte inferiore ha appoggiato le labbra sula zona di sua competenza e si dà da fare... con grande maestria, strappandole profondi sospiri, fino a striduli gridolini da oca. Improvvisamente gli torna in mente 

ancora LUI,  quel giovane omosessuale che lei  aveva  cercato di redimere al club, sente di somigliargli. Le sembra quasi di essere LUI, sicuramente adesso anche il giovane  sta vivendo pericolose ma eccitanti umiliazioni: il 50enne depravato  che lo ha arpionato aveva tutta l'aria di essere un sadico. Probabilmente LUI è nella sua stessa posizione, e aspetta.... LEI intuisce la sua eccitazione,  la sua pena, ha quasi la sensazione di essergli accanto, tende la mano come per accarezzarlo. L'uomo che le ha lungamente preparato l'ano si è improvvisamente fermato.

quasi LORO -  LUI e LEI  aspettano, ad occhi chiusi, con un misto di angoscia e voglia, allungano le braccia, stringono forte l'immaginaria mano dell'altro, e...

fine

 

 
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