UNDERGROUND

...il seguito


...intanto il vecchio, sempre seduto sulla sua sedia scricchiolante, mi scrutava dalla testa ai piedi come se mi stesse scannerizzando, avendo fatto assomigliare la sua espressione facciale ad una maschera dubbiosa dell'antica grecia. in quel momento anch'io presi a scrutarlo e al contrario di me che ero estraneo a quella situazione, lui, era perfettamente compatibile con tutto ciò di assurdo si trovava dentro quella specie di casa. la mia mente vagava nella confusione più totale. fino a qualche tempo fa mi trovavo a visitare una enorme struttura antropomorfa e ora invece analizzavo un povero demente che voleva raccontarmi la sua vita in un contesto patairreale. si alzò quasi di scatto facendomi segno di seguirlo. ridiscendemmo per la botola fino ad un cunicolo laterale proprio davanti a una porta di legno verdastro con grosso battente di ferro arruginito. battè due colpi secchi che rimbalzarono cupamente lungo le gallerie piene di ferraglie...dopo poco diversi scatti diedero il via alla arruginita serratura di aprire la porta. il vecchio mi fece cenno di seguirlo sparendo nel buio. io lo seguii con quella specie tremarella alle ginocchie che è il preludio a uno svenimento...