UNDERGROUND

CONTINUUS


...finite le stravaganze con il tempo ad un certo punto ritornai in me anche perchè le sensazioni erano molto forti.  l'ultimo sguardo al paesaggio acromatico mi stimolò a dipingere,con la mente, tutto con i miei colori e le mie sfumature forse, pensai, il paesaggio era acromatico proprio per darmi la possibilità di intervenire personalmente. ritornai dentro la grande stanza cercando di individuarne un'uscita ma facevo, anzi continuavo a non trovarla, la parete della stanza sembrava infinita, si immergeva in una nebbia fitta azzurrina. con gli occhi spalancati mi affrattai ad esporare, per la sua lunghezza infinita, quella specie di muraglia cinese con la netta sensazione di non dargliela vinta. sapevo di non dover abbandonare l'esplorazione, di questo ne ero fermamente convinto. camminai per non so quanto tempo...in quella strada assolata di  un' estate torrida avevo detto addio a un amore, avevo detto addio a tutte le cose che mi legavano a  lei , più camminavo e più sentivo che il destino mi stava dando un'opportunità. io volevo andare avanti e non sarei mai più tornato indietro. non volevo neanche mettermi in discussione, lei era la str... io ero ferito ma sano: lei no!. ammazza se sei forte mi dissi, riesci a chiudere bruscamente un rapporto senza neanche provare a ricuperarlo, no! non volevo recuperarlo, ...per orgoglio? no io non sono orgoglioso...ma quando mai. il sole era potentemente cocente e la strada era nuda su una collina nuda...