UNDERGROUND

ORE 19.30 DOMENICA 26 LUGLIO 2009


...in un certo senso io ho ragione nella misura che tu hai torto e non ne faccio una questiuone di supponenza. tu hai torto perchè ti sei fermato, non hai affrontato la parte più vera del tuo viaggio, hai voluto scendere per andare a cercare l'uomo perso nelle fogne e adesso ti ritrovi in questa città sotterranea senza la possibilità di muoverti...ecco! la voce roca  del vecchio mi assillava. avrei voluto che si facesse i cazzi suoi senza dover tutte le volte sobbalzare dalla solitudine quando si affacciava nei miei pensieri. chi mi aveva messo i ferri ai piedi non aveva capito da dove io venissi, daltronde cosa potevo pretendere da esseri che non avevano volto. mi trovavo in una situazione imbarazzante non potevo muovermi avendo una caviglia malconcia e non gridavo perchè era inutile farlo. una goccia ticchettava sulla tavola dove ero seduto e un ragno  si ostinava a oscillarmi davanti agli occhi come volesse studiare il modo di fare di me un boccone da mangiare. ero rinchiuso ormai da qualche ora e la fame mordeva a più non posso, sognavo un bel piatto di rigatoni col sugo di pomodori e basilico con una bella spruzzata di parmigiano...dei passi lungo il corridoio mi riportarono alla realtà; due energumeni senza faccia mi sollevarono trascinandomi con forza lungo un tunnel stretto e maleodorante. la luce verde che appariva alla fine del tunnel era molto forte al punto che mi procurava delle fitte fastidiose agli occhi, in fondo mi facevo coraggio perchè a qualcuno potevo spiegare cosa fossi venuto a fare nella loro città.