GENERALI

Mineo, 7 indagati per omicidio


Stavolta non bisogna dimenticare la morte dei sei operai nell´incidente del lavoro nel depuratore comunale di Mineo. Lo dice la magistratura, lo dicono i familiari delle vittime, lo dice il Pd, che chiede l'applicazione integrale del testo unico sulla sicurezza. I magistrati hanno intanto indagato per omicidio plurimo sette persone. La loro iscrizione è stata eseguita dal procuratore capo della repubblica Onofrio Lo Re ed è stato definito «un atto dovuto per il legale svolgimento dell´inchiesta». Gli indagati sono il sindaco Giuseppe Castania, il responsabile dell'ufficio tecnico comunale Marcello Zampino, 4 assessori Antonino Catalano, Giuseppe Mirata, Giovanni Amato e Giuseppe Virzì e Salvatore Carfì, legale rappresentante della ditta di spurgo pozzi neri di Pozzallo. Il Comune di Mineo e la ditta di cui erano dipendenti due delle vittime hanno sottolineato che i lavoratori non avrebbero dovuto scendere nella vasca del depuratore dato che «i fanghi sprigionano gas metano». Non bisogna dimenticare dicono i parenti delle vittime e il vescovo della cittadina. «Voglio giustizia e verità, soltanto la verità su quello che è accaduto», ha detto la vedova di Giuseppe Zaccaria, una delle 6 vittime. «Quando capiremo che l'uomo non è una variabile del profitto?», si è chiesto il vescovo dei Marsi, Pietro Santoro, che di fronte al ripetersi di morti sul lavoro pone altre domande: «Quale prezzo ha la dignità umana? Quale costo la persona deve pagare per dare sicurezza alla propria famiglia. Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=76236