ego eimi

Cielo imprevedibile di Parigi


Come credi che sia il Diavoloun desiderio aereo sul cielo imprevedibile di Parigi Di piacere l'anima ballae canta per l'omaggioalla lingua di mieledi musica si riempie la boccala bocca, la bocca, la boccae il cuoreSenza violenza il suo giocomi ha affascinata. Ma come credi che sia il Diavoloun desiderio aereosul cielo imprevedibiledi Parigi Ha distrutto la mia vergognaannegando nell'amoreil desiderio che la mia menterifiutavala pioggia ha copertocon pioggia le gridaed io ora sono quia chiedere ancora la notte. Ma come credi che sia il Diavoloun desiderio aereosul cielo imprevedibiledi Parigi Non ricordavo le maniche bruciano più delle paroleora ricordo il mio pensierosperduto che annega il domanied il cielo che rosso si spegneed il cielo che rosso si spegneun giorno di sole diventa la nottee il molo riporta le oreche noi viviamoe il cielo senza pudorepassa dal rosso alla notte. Come credi che sia il Diavoloun desiderio aereonel cielo imprevedibile di Parigi Su dimmi,come credi che sia il Diavolose non un desiderionel cielo imprevedibiledi Parigi.