" Ehi, ma tu sai a cosa serve un trust?". Ebbene in questi nostri confusi anni cibernetici, fatti di contatti a distanza, di chat, di post e quali altri diavolerie, una storia può nascere così, da un piccolo trust. Forse sarebbe stato più strano e improbabile che potesse incominciare da serie disquisizioni sul senso della…

" Ehi, ma tu sai a cosa serve un trust?". Ebbene in questi nostri confusi anni cibernetici, fatti di contatti a distanza, di chat, di post e quali altri diavolerie, una storia può nascere così, da un piccolo trust. Forse sarebbe stato più strano e improbabile che potesse incominciare da serie disquisizioni sul senso della…

 " Ehi, ma tu sai a cosa serve un trust?". Ebbene in questi nostri confusi anni cibernetici, fatti di contatti a distanza, di chat, di post e quali altri diavolerie, una storia può nascere così, da un piccolo trust. Forse sarebbe stato più strano e improbabile che potesse incominciare da serie disquisizioni sul senso della…

" Ehi, ma tu sai a cosa serve un trust?". Ebbene in questi nostri confusi anni cibernetici, fatti di contatti a distanza, di chat, di post e quali altri diavolerie, una storia può nascere così, da un piccolo trust. Forse sarebbe stato più strano e improbabile che potesse incominciare da serie disquisizioni sul senso della…

Nostalgia del fuoco dei tuoi sensi, del tuo essere donna e femmina. Rimbomba lascivo il mio cuore al pensiero dei tuoi fianchi offerti, della tua bocca protesa, della tue mani disposte. Catturato dalle pagine di Paolo e Francesca e dal desiderio che crepita costante e rimbobante. Ti voglio.

Afferrare la tua immagine, con dolcezza, con forza. Con la bramosia di chi vorrebbe, con l'impotenza di chi stringe nel pugno i granelli di sabbia.

Senza mezzi termini voglio averti, lo vuole la mia pelle, lo vuole la mia lingua, lo vuole il mio sguardo, lo vogliono le mie mani impazienti di toccarti di stringere il tuo corpo. Lo vuole il mio desiderio della tua lingua, dei tuoi seni delle tue mani, delle tue lunghe e lussuriose gambe.

E' un piccolo soffio. Una leggera brezza, magari quasi inconsapevole. Senti l'alito del vento sfiorararti e poi salutarti con uno sberleffo.

Scorre, lentamente scorre, inesorabilmente scorre, continuando a scorrere. Lascia dietro di se quel che c'è stato, quel che sarebbe potuto essere, quel che mai è stato. Ma avanti a me i tuoi verdi occhi sonoil faro nella nebbia, la meta che anelo.

Incrdibile quanto ti desideri. Ti vedo e ti desidero, ti scrivo e ti desidero, anche una pezzo di plastica e circuiti, quando sento la tua voce, diventa il mezzo del desiderio.Del tuo corpo, dei tuoi occhi della tua anima.