elaborando

Cristo Velato, Macchine Anatomiche e Sfogliatelle


Cos'hanno in comune ? Napoli.O meglio un angolo di Napoli che chi ha fatto l' Università a Napoli dovrebbe conoscere bene, anche se, come me, studiava in effetti da un'altra parte (Politecnico, Fuorigrotta). Se potessi, oggi mi farei un giro lì, dalle parti di via Mezzocannone.Partiamo dal sacro, quindi dalla cappella della Pietà ("Pietatella"), o cappella Sansevero. Costruita nel 1590, oggi trasformata in museo, ha all'origine della sua storia una leggenda di miracoli e quadro della Vergine apparso dalle rovine di un muro. Custodisce diverse opere in marmo, sopra tutte "la Pietà" scolpita nel 1753 dal napoletano Giuseppe Sammartino e voluta, come le altre opere, da Raimondo de Sangro, Principe di Sansevero: è assolutamente da vedere.Nella cripta sotterranea, due "Macchine Anatomiche": gli scheletri di un uomo e di una donna con l'intero sistema venoso ed arterioso visibile. La leggenda narra che Raimondo de Sangro avrebbe inoculato una sostanza che avrebbe "metallizzato" vene, arterie, vasi capillari. Non vi propongo nessuna foto, lascio tutto alla visione diretta. La donna ha in grembo un bimbo, anch'esso completo di sistema venoso. Impressionante.Fuori della cappella è d'obbligo rimettersi in pace con il profano. Niente di meglio di due passi e una sosta alla pasticceria Scaturchio, in piazza San Domenico Maggiore. Suggerisco sfoglatelle, naturalmente ricce. Gustandole, un pensiero a chi vi ha segnalato l'itinerario.cappella: http://www.ic-napoli.com/sansevero/pasticceria: http://www.scaturchio.it/homepage.html