elaborando

Spread, pessimismo e ottimismo


Il lavoro mi ha abituato a cercare l'andamento nei grafici, più che a seguirne picchi e avvallamenti. L'attenzione va anche a questi, ma solo dopo aver colto la linea di tendenza.E il mio primo sguardo al grafico dell'andamento dello "spread" mostrato ieri dal nostro Presidente del Consiglio Mario Monti, ha colto la linea in nero che ho sovrapposto all'immagine (presa dal sito di Bloomberg).Un attimo dopo lo zoom della telecamera ha mostrato l'andamento colto invece dal PdC, completamente diverso, e che ho tracciato (spero correttamente) in verde nella stessa immagine.Nero e verde, pessimismo e ottimismo?La mia linea è semplicistica, guidata solo dall'abitudine a lavorare sui grafici, mentre ignoro le reali dinamiche che guidano l'andamento dello spread. Per dirne una: se nella prima parte della salita gli acquisti di nostri buoni da parte della BCE hanno limitato la rampa in salita, negli ultimi tempi questi aiuti si sono praticamente azzerati, se ho ben compreso la spiegazione del PdC, quindi la pendenza adesso è "reale".Technicalities a parte, però, una meditazione su pessimismo e ottimismo ci sta.Vivo ancora il primo, maturato negli ultimi anni a fronte dell'improvvisazione, della voracità e dell'inadeguatezza della nostra classe politica. Nessuno escluso, da partito a partito varia solo la composizione dei tre ingredienti.Ma forse è il momento di virare al secondo, all'ottimismo. Almeno finché a guidare il Paese c'è chi anticipa e promette poco, ma lascia sperare molto: equità sociale, lavoro ai giovani, lotta all'evasione.Sperando che esista un meglio nella nostra politica, che abbia forza e coraggio per venir fuori e poi continuare con serietà e trasparenza il lavoro cominciato in questo scorcio di fine anno. Le elezioni sono al più tardi nel 2013, dietro l'angolo, quindi.Buon venerdì.[Tutti i post su politica.]