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Matrimonio e pubblicità


Terribile. Soprattutto il pensare che, prima o poi, arriverà anche da noi, come tutte le novità d'oltreoceano.Sposarsi negli States costa in media 28.000 $, non so se più o meno che in Italia, ma certamente abbastanza per cercare qualche idea creativa che aiuti a ridurre l'impatto della spesa.E allora niente di meglio della solita buona vecchia pubblicità: sulle partecipazioni, per esempio. Quindi: "Anna, Federico e Ferramenta Rossi hanno il piacere di annunciare il loro matrimonio". No, Rossi annuncia ma non è coinvolto nel dopo. Vediamo: "Ferramenta Rossi annuncia che Anna e Federico ...". Così va meglio.Una coppia è arrivata ad affittare uno stadio di baseball per il ricevimento, e naturalmente ne sta utilizzando i cartelloni pubblicitari come da "destinazione d'uso": cerca inserzionisti.Ma si potrebbe fare di meglio: sto pensando all'abito lungo, con strascico, ma soprattutto bianco. Provate a immaginare quante inserzioni può ospitare. Naturalmente sul retro, che è la parte più a lungo in vista.L'articolo ha un form per raccontare a ABCNews la propria esperienza nell' approccio creativo al matrimonio. Sarebbe interessante vedere i risultati.Nella foto il matrimonio del Principe Naruhito del Giappone e Masako Owada, celebrato a Tokio nel '93. Per lei 12 chili per dodici kimono diversi. Trucco pesante con polvere bianca, capelli raccolti e trattati con olio di camelia. Chissà se erano sponsorizzati.http://abcnews.go.com/Business/WNT/story?id=2072411&CMP=OTC-RSSFeeds0312&business=truewww.sposiamoci.it/nozzereali.asp