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Referendum, banche e vallette


Leggo su RaiNews 24: "Il Comitato per il Sì al referendum, in una lettera al ministro dell'Interno Giuliano Amato, chiede di posticipare l'inizio delle operazioni di spoglio alle 20 di lunedì, cioè dopo la conclusione della partita Italia-Australia ai mondiali di Germania."Sarà una richiesta fondata, se si ritiene: "assolutamente auspicabile, a questo punto, una convocazione di urgenza del Consiglio dei Ministri per l'emanazione di un decreto legge che vada a modificare la procedura e gli orari previsti per le operazioni di scrutinio".Provo a ipotizzare dei buoni motivi che potrebbero motivare la richiesta.Gli scrutatori ai seggi, italiani come tutti, scruterebbero si, ma con la mente, se non addirittura con i sensi rivolti alla partita, proni quindi all'errore. Può essere.In fondo anche lo spoglio delle schede è uno spettacolo. Perché darlo in contemporanea con la partita, sprecando un evento televisivo ? Meglio correggere la programmazione. Plausibile.Gli elettori, i funzionari, i fondatori di Forza Italia, nomen omen, saranno davanti al televisore, quindi i comunisti si ritroverebbero liberi di imperversare brogliando senza che nessuno vigili.Ecco, deve essere proprio questo il motivo, se il Comitato aggiunge che sarebbe "assai più semplice garantire la custodia delle sezioni che assicurare, in contemporanea con la partita della nazionale, la regolarità delle operazioni di spoglio". Eccoli qui, ancora i comunisti in azione, non se ne può più.Per fortuna abbiamo chi vigila su di noi, in questo caso il senatore Roberto Calderoli, che ha ben chiari i valori fondanti del nostro convivere. Chi non ricorda le sue straordinarie aperture in tema di immigrazione, per esempio ?Non più tardi di un paio di giorni fa, ha voluto ricordarci che è "meglio trombarsi una valletta che una banca". E' vero, stigmatizzava le aberranti aspirazioni di una ristretta minoranza, immagino che preferire le vallette sia un sentire diffuso nel paese, ma ogni tanto è importante che qualcuno ci ricordi come stanno le cose. Leggo che nello stesso intervento, riferendosi al presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, sostenitore del NO, avrebbe detto: "a lui un po' di diossina farebbe bene...". In fondo anche il senatore è un essere umano come noi, a volte gli scappa che si incrocino le sue professionalità, politico e dentista, quindi uomo di medicina, e allora il giuramento di Ippocrate coi suoi impegni morali fa capolino. Chissà quanto manca ai suoi pazienti, se chi lo ha sostituito è altrettanto competente e capace. Ma voi vi privereste del vicepresidente del Senato, solo per ripianare carie a Mozzo (BG) ?Con tutto il rispetto per le dentature di Mozzo, io dico no. No, no e no.