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Cielo di Ustica, 27 giugno 1980, ore 20:59


Il tracciato del volo Itavia Bologna-Palermo scompare dagli schermi. Ci rimetteranno la vita 81 persone, senza che venga individuata alcuna responsabilità, almeno fino ad oggi. Si ipotizza subito il guasto e l' Itavia, accusata di scarsità di manutenzione e di mancato rispetto delle regole di sicurezza, sospende i voli nel dicembre e subito dopo vede revocata la sua licenza dal Ministero dei Trasporti. Ma non si tratta di un guasto, anche se ventisei anni non sono stati sufficienti a ricostruire nulla di certo.Dopo le prime ipotesi di "cedimento strutturale" del veivolo, un DC-9, si fa strada l'ipotesi dell'abbattimento da parte di un missile militare per così dire alleato. C'è anche il ritrovamento il successivo 18 luglio di un aereo militare libico, un MIG 23, sulle montagne della Sila. Viene ipotizzato che sia stato coinvolto nella battaglia aerea di quella notte. Altra ipotesi, la bomba a bordo, nella toilette.Ventisei anni di inchieste, istruttorie, processi. Ultimo atto in tribunale lo scorso dicembre, l'assoluzione di due generali dell' Aviazione accusati di omessa comunicazione. La motivazione della sentenza di assoluzione dice, tra l'altro che sostenere che accanto al Dc9 la sera del disastro ci fosse un aereo significa compiere un salto logico non giustificabile. Tale ipotesi sarebbe supportata solo "da deduzioni, probabilità e basse percentuali e mai da una sola certezza".Ma non finisce così: lo scorso 1° giugno, da poco insediato, Prodi dà mandato all' Avvocatura di stato di ricorrere contro quella sentenza. Stiamo a vedere, non slacciate le cinture fino allo spegnimento dell'apposito segnale.Ieri il DC-9 ha finalmente fatto ritorno a Bologna. Un convoglio dei Vigili del Fuoco l'ha trasportato da Pratica di Mare fino all' ex deposito Zucca di via Saliceto, dove verrà allestito il Museo della Memoria. Bologna, esatto, stessa estate, 1980, il 2 agosto, stazione ferroviaria. Di quella strage, almeno, sono stati individuati i colpevoli.Per non dimenticare: http://www.stragi80.it/