elaborando

Calendari


Non sarà esattamente come l'ha fatta mamma per due motivi: il primo è che indosserà degli orecchini, più esattamente dei pendenti di brillanti, il secondo è che in settant'anni da quando l'ha fatta mamma un po' è cambiata. Però dicono che sia sempre bella e con un "corpo statuario, perfettamente levigato, reduce da una cura disintossicante". E così anche Sophia Loren approda ai calendari, anzi al calendario per eccellenza, quello Pirelli.Deve essere questa la stagione in cui si preparano i calendari, perché in internet ne ho trovato un altro in preparazione, anzi quasi in fase di lancio. Del calendario in questione mi sorprende la categoria di signore coinvolte. Vediamo, il calendario Pirelli è l'apice della carriera del mostrarsi, più in là non si può aspirare, ma accanto al Pirelli è tutto un pullulare di calendari personali di veline, letterine, schedine, in attività o ex. Spesso il nome della bellezza in questione non mi dice nulla, il volto nemmeno, eppure la nota di accompagnamento del lancio ne parla come del nuovo sex-symbol. Con tutti questi symbol si potrebbe ridefinire non il nostro alfabeto, ma addirittura il sistema dei geroglifici egiziani: non meno di una manciata di sex-symbol nuovi all'anno.Ma sto divagando, accennavo al fatto di essere stato sorpreso dalla categoria di fanciulle coinvolte in questo calendario. La signora della foto, ad esempio, è Sharon, general manager di iBurst, provider di accessi broadband in Australia. Poi c'è Rachel, ingegnere di rete, Jennifer, project manager a Sidney, Natalija, sviluppo grafica e web, sempre da qualche parte in Australia. Si, perché quello che le fanciulle hanno in comune è proprio il lavorare in Australia e nel settore dell' Information Technology. L'iniziativa che le ha messe insieme è rivolta alla raccolta di fondi per incentivare la presenza femminile nel settore appunto dell' IT, ed è partita da Sonja, ovviamente anche lei sul calendario, direi miss Dicembre, se la sequenza delle foto sul sito è corretta. Il suo papà le ha insegnato un po' di falegnameria, a riparare l'auto e le regalò un Commodore 64 al momento giusto e così non è diventata né velina né letterina.Che possa essere un'utile indicazione anche per i genitori italiani ? Ok, non auspico corsi di falegnameria per dodicenni in fiore, ma almeno di non votarle alla velinità come massima realizzazione nella vita, questo si, lo auspico proprio.