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Tecnologie


Una maschera di bellezza con batteria incorporata: in venti minuti riesce a distendere le rughe riportando l'orologio della pelle indietro di anni. Merito della Power Paper, azienda produttrice di batterie stampabili su superfici piatte. Infinite le applicazioni possibili e già sul mercato, ad esempio cartoline di auguri animate.Vi piacerebbe scrivere normalmente con una penna, testo e disegni, e vedere il tutto finire in un file sul vostro pc? Se è la penna della Pegasus Technologies siete a posto: mentre scrivete cattura quello che scrivete o disegnate e lo invia ad un PC.La Mirage Innovation, invece, vi fornisce dei minivisori montati su occhiali che vi danno la stessa esperienza di un monitor a 42 pollici, senza il problema di trovare lo spazio per sistemarlo, evidentemente.Combustibile dai liquami? Bio-Petrol. Non c'è molto da aggiungere, sarebbe la riabilitazione sociale della cacca.Chi invece potrebbe ridare sonni sereni a Prada, Vuitton &C. è la CrossID, proprietaria di una tecnologia in grado di imprimere in un materiale (tessuto, pelli, ...) una sorta di DNA chimico. Uno speciale lettore potrebbe leggere in un momento se la Vuitton che vi sta offrendo l'extra-comunitario di turno è o meno originale.La Corner Shot, invece, ha realizzato il desiderio di ogni casalinga: armi da fuoco con la canna ad angolo, capaci di sparare anche da dietro un angolo. Immagino sia per quelle bestiole che si rifugiano nei punti più inaccessibili di librerie e tende.Mi fermo qui, ma sul sito di CNet ce n'è ancora qualcuna, non meno interessante: per sostituire il riconoscimento via impronte digitali con la firma del battito cardiaco, per migliorare l'afflusso sanguigno al cervello in vittime di incidenti, per sfruttare meglio l'energia solare, recipienti di rifiuti capaci di resistere all'esplosione di una bomba al prorpio interno, ideale per aeroporti e luoghi frequentati da terorristi in genere, e senza che l'esplosione stessa produca effetti all'esterno, un aereo di soli 40 chili, capace di volare senza pilota a bassa quota e di consentire riprese fotografiche di singoli individui.Cos'hanno in comune tutte queste tecnologie? Tutte aziende israeliane, "founding" occidentale, prevalentemente americano, applicazioni che useremo con la massima tranquillità tra qualche anno anche noi. Incluso il fucile che spara da dietro gli angoli, immaginate quanto potrebbe risultare utile alle forze dell'ordine.Questo è il ruolo che da anni si è ritagliato Israele, un centro di sviluppo tecnologico di cui l'occidente non saprebbe oggi fare a meno.Ci pensavo ieri, e se invece provassimo a fargli capire che ne possiamo fare a meno? che le nostre priorità sono altre? che il convivere pacifico viene prima ed è una condizione indispensabile per operare sui nostri mercati? Temo che sia inutile illudersi che esista una soluzione alternativa: se mancano gli uomini di buona volontà (penso a Isaac Rabin, ad esempio), e io non vedo alcuno in giro in zona, allora prevale la forza. Ne abbiamo una anche noi di forza?