elaborando

Un post dedicato


Non  ci capirò mai un accidente, di danza.Eppure la seguo regolarmente, dall' '85. Saggio dopo saggio, a cominciare dal primo, quello in cui non facevi che qualche passetto e una cosa che era più un girotondo che altro, fino al più recente, un anno fa al Piccolo Regio. Poi, non ricordo più quando, sono cominciati gli spettacoli, tua madre entusiasta, e in fondo anch'io, intravedevo una soluzione naturale all'insonnia, trovavo solo complicato proporre otto danzatrici in una decina di coreografie, da sistemare in camera da letto. Complicato e costoso ma, accidenti, efficacissimo.Grazie a te ho visto Odette e Odile almeno sei volte e, a parte la serata del balletto Kirov, nelle altre cinque c'eri tu. Inclusa quella volta della danza dei quattro cignetti, quando siete partite con gli applausi del quadro precedente che coprivano la musica, e avete ondeggiato paurosamente, braccia intrecciate come da copione, ma piedi in assoluta dissincronia, per lunghissimi secondi, fino a recuperare il ritmo. Ero l'unico genitore a trovare la scena divertente (mostruoso, lo so, me lo rimproverò subito mamma).Hai anche cercato di insegnarmi qualche passo: tango, valzer. Il problema è che, come ti ho ancora ripetuto nel tentativo più recente di ieri sera, o ascolto la musica o cerco di capire cosa fare dei miei piedi, tutte e due le cose non riesco. E poi, perché dici "è facile, sono tre tempi", e poi diventa "uno-due-due-due-tre-tre", per la miseria dove sono i tre tempi? E dire che sei anche una brava insegnante, dolce e ferma. E' l'allievo che non va, tranquilla.Hai rinunciato anche a farmi capire la differenza tra le tecniche di danza: Graham, Horton, roba del genere, tutte cose che ti sono familiari come respirare. Un risultato però l'hai raggiunto: adesso so che dietro quell'agitarsi sul palcoscenico ci sono delle regole, degli schemi concettuali, la cosa mi diventa familiare e questo mi piace. Ma non ho speranze concrete di andare più in là.Che dirti? Dopo tutti questi anni trovo ancora più interessanti le danzatrici che la danza, forse non meritavi un papà così.