elaborando

Londra


Post serio, stamattina.Per fortuna il complotto è stato sventato in tempo, e adesso possiamo parlare giusto di disagi e timori. Per fortuna. Altrimenti avrebbe perso la vita qualche migliaio di persone in questa insana battaglia tra Occidente e Islam. E nella casualità e cecità del gesto, ci sarebbero stati occidentali, ma anche asiatici, arabi, africani.Che poi la battaglia sia tra Occidente e Islam è una bugia che non posso accettare: l'Occidente e il mondo musulmano hanno culture diverse, ma i valori fondanti non sono questi. La verità credo che stia nel desiderio da un lato di conservare uno stato di privilegio nel consumo di risorse, che non è possibile espandere a tutti gli abitanti della Terra, dall'altro di impedire, da parte dei gruppi dominanti, che modelli di vita "peccaminosi" distruggano il proprio, peraltro oggettivamente illiberale per parti della stessa popolazione, le donne, ad esempio. Due egoismi a confronto, e su questa base non credo esista soluzione che non sia la distruzione reciproca. La soluzione sarebbe nel moderare il proprio stile di vita da un lato, mentre gli altri dovrebbero aprirsi a modelli di vita diversi dal proprio: l'aspetto strettamente religioso rimane personale e intoccabile, ma basarsi su quello per limitare la libertà e l'autonomia del vicino è inaccettabile.Ma questi sono "massimi sistemi", scrivendone non potrei contribuire in nulla. Forse posso spendere invece queste righe per contribuire a dissipare i timori di chi ha dei cari in viaggio. Intanto me stesso: i miei cognati erano ieri mattina in transito da Londra, e sono tuttora lì, infreddoliti (venivano dal caldo, e qualche golfino è, ahimé, nel bagaglio) e preoccupati, naturalmente, per il volo che sperabilmente stasera li riporterà a casa. Atterrando nell'aeroporto sbagliato (Linate invece di Malpensa) ma questo ultimo disagio gli sembrerà un dettaglio.E poi Mara, ho visto sul suo blog l'aereo che ha portato qualche giorno fa le sue figliole a Londra. Immagino la preoccupazione per il rientro. Ci saranno altre persone in apprensione, magari passeranno a leggere per caso queste righe. E allora provo a trnquillizzare me, Mara, gli altri.Non credo ci sia da temere per i voli dei prossimi giorni, ho letto e sentito di misure di prevenzione e controllo assolutamente eccezionali, chi volesse riprovare a colpire aspetterebbe di certo che l'attenzione ritorni ai livelli normali. Volare rimane ancora il mezzo di trasporto più sicuro, l'avrà ribadito in queste ore anche qualche telegiornale, e credo che sia davvero così. Quindi "no panic", non è il caso.Certo chi volerà nei prossimi giorni lo farà con un filo (almeno) di apprensione per tutta la durata del volo e, arrivato a terra, difficilmente farà subito un salto in agenzia a prenotarne un altro. Ma arriveranno tutti e bene. Tranquilli. E i più giovani avranno un'avventura da raccontare.L'immagine è presa dal sito di Time.