elaborando

Il Codacons dice ...


La notizia è riportata da Repubblica e da Adnkrons, ma l'indagine l'ha fatta il Codacons.Due italiani su dieci hanno un'avventura sentimentale sul luogo di lavoro. Si va dalla relazione brevissima, a quella duratura, in alcuni casi si arriva al matrimonio (magari preceduto da un necessario divorzio).Qunado leggo di queste statistiche mi ritorna in mente la considerazione di un collega del primo anno di lavoro, un faentino divertentissimo, fisionomia alla Solgenitsin. Avevamo letto che un italiano su venti era omosessuale e il nostro gruppo di neo-assunti che si ritrovavano al supermercato e al cineclub era di diciotto persone. Collegando i due fatti, l'amico romagnolo ci convinse che andava al più presto tirata nel gruppo una persona con tendenze omo, per evitare che uno di noi si dovesse sacrificare, in rispetto della statistica. E così fu fatto, tirando dentro, va detto per completezza di cronaca, un ottimo acquisto, una persona che migliorò decisamente il tasso di simpatia del gruppo.Tornando al sentimento dietro le scrivanie, vi rimando all'articolo della Repubblica o al sito del Codacons per una esposizione esaustiva delle statistiche del fenomeno, quella che mi ha colpito maggiormente è che l'aspetto più afrodisiaco della questione è rappresentato dalla paura di essere scoperti: lo dichiara il 30% degli intervistati.Il danno per i datori di lavoro? Si stima in 37 milioni di euro l'anno, partendo dal dato di un'ora al giorno "distratta" per motivi ormonali. Obiezione: andrebbero calcolate allora anche le pause caffé con annesso gossip, il tempo speso su Internet a pianificare (o sognare) vacanze, eccetera.E magari anche il tempo speso in lavori inutili, ma essenziali per la struttura dei boss. Cito solo i report in excel e il conseguente malloppo in power point.Nell'immagine un momento della mia giornata di lavoro di ieri. Una giornataccia.Buon mercoledì, vado in ufficio. Non fa notizia, mi aspettano excel e power point. Come ieri, l'immagine era solo un bluff, mannaggia.