elaborando

Uragani e suocere


Era una sorta di leggenda metropolitana, evidentemente, ma mi piaceva.Lessi tempo fa che il nome assegnato negli Stati Uniti agli uragani era quello di battesimo della suocera del caposervizio al momento della scoperta dell'uragano stesso. Ragionevole, a giudicare dalle barzellette in circolazione sulle suocere, anche se poi la mia esperienza personale è di tutt'altro segno. E anche divertente, come algoritmo di assegnazione. Poi, ad un certo punto, mi sono accorto di uragani con nomi maschili e ho immaginato che fosse merito dell'emancipazione femminile: caposervizio femmina, quindi nome del suocero. Logico, no?Ma adesso scopro che non è così, che l'assegnazione segue criteri decisamente più razionali.In estrema sintesi: la World Meteorological Organization gestisce degli elenchi di nomi distinti per zona e per anno. Ogni elenco ha 21 nomi, ciascuno per una lettera dell'alfabeto inglese, escluse: Q, U, X, Y, Z. I nomi vengono scelti secondo il criterio della massima intelligibilità, così deve essere anche nei momenti concitati dell'emergenza, evidentemente. Ogni uragano si vede quindi affibiato il prossimo nome della lista e così, dopo Ernesto arriva Florence, e poi sarà il turno di Gordon. Forse facciamo in tempo questo autunno anche per Helene, vediamo. Gli elenchi vengono riciclati, arrivati al fondo dell'ultimo si riparte dal primo elenco. Unica eccezione alla regola è la cancellazione di un nome, quando le conseguenze dell'uragano sono particolarmente terribili. Si preferisce non risvegliare tristi ricordi o suscitare ingiustificati timori: immaginate l'effetto di annunciare che arriva un'altra Katrina?Comunque mia suocera, Teresa, benché bellissima (lo è davvero) e amabile con i generi (idem), è nel quarto elenco e questo darebbe ragione a mio suocero, che è una fonte autorevole al riguardo. No, non studia uragani, peraltro non frequentissimi nei golfi campani, ma cinquanta e passa anni a contatto con la signora qualcosa vorranno dire, no?Buona domenica!Nell'immagine: internet fornisce la testimonianza di un rapporto con la suocera che non deve essere dei migliori.