elaborando

Seconda puntata


Questa stamattina vi propongo la "seconda puntata" di un paio di vicende trattate in questo blog, più una fresca di giornata.Comincio dalla storia più recente, quella di Lonelygirl15, di cui ho scritto proprio ieri.Ebbene, il clamore ha fatto venire alla luce quella che sembra la vera storia. Tre californiani, Mesh Flinders, Greg Goodfried e Miles Beckett, 26, 27 e 28 anni rispettivamente, hanno confessato di aver organizzato e realizzato il finto videodiario, con l'aiuto di una giovane attrice neozelandese, Jessica Rose di 19 anni (questo attenua il mio senso di colpa "pedofiliaca").Perché l'hanno fatto? Intrigati dall' idea di YouTube, hanno voluto lavorare intorno al personaggio dell'adolescente alle prese con il mondo degli adulti. Ma il clamore li ha convinti a venire allo scoperto, non avevano intenzione di mentire al pubblico che si andava via via formando. Mentire per gli americani è un peccato grandissimo, non è come da noi. Però qualcuno si è sentito prendere lo stesso per i fondelli e ha protestato sul sito, anche se la reazione è quella che ci si poteva aspettare: è aumentato il pubblico. E, questo è il mio pronostico ma è facile facile da immaginare, arriverà pure il film, già perché almeno uno dei tre, mr. Flinder, fa lo sceneggiatore di mestiere, e i filmati sarebbero stati girati nella sua camera da letto.La seconda storia è di qualche settimana fa, e riguardava il giovane che, all'aeroporto di Chicago insieme alla mamma, aveva confessato di avere una bomba nel bagaglio, mentre invece si trattava di una pompa per il pene.Bene, gli hanno celebrato il processo, e il giudice l'ha assolto, grazie anche al fatto che le autorità aeroportuali avevano chiesto di non procedere. La linea di difesa è stata quella che ipotizzava hesse_f nei commenti: era nervoso per il dover spiegare in presenza della mamma, si è agitato, e poi talvolta le persone di origine araba hanno difficoltà a pronunciare ben distinte la "b" e la "p", così la "pump" è diventata "bomb" alle orecchie degli agenti. E l'avvocatessa l'ha spuntata. La notizia è dell'Associated Press (il link è "dinamico", nel senso che la notizia sparirà tra qualche giorno).E infine, voto elettronico. Un professore di Princeton afferma di aver trovato tutta una serie di falle di sicurezza in una delle macchine utilizzate negli Stati Uniti per il voto elettronico, che in autunno verranno utilizzate da qualcosa come l'80% dei votanti nelle elezioni di mezzo termine.Le possibilità andrebbero dal bloccare la macchina, allo scaricare programmi "maliziosi" in grado di falsare i risultati e espandere il contagio ad altre macchine. Un buon vecchio virus, insomma. L'azienda produttrice si difende, il professore avrebbe lavorato su una vecchia versione del software, quella di adesso è sicurissima. Sarà, ma pensavo alle nostre recenti elezioni politiche e ai dubbi che qualcuno ha manifestato sulla correttezza dei risultati. Ventilare la possibilità di un virus sarebbe stato un invito a nozze. Meglio lasciar perdere le modernità da noi, finché non cambia il modo di far politica.Un buon mercoledì.