La barretta di Mars non mi piace granché.Preferisco il cioccolato nero, e più è puro, meglio è. Al limite un po' di peperoncino non guasta.Di conseguenza non mi ero mai soffermato a chiedermi cosa c'è dietro il nome "Mars", adesso che ci sono inciampato, credo che avrei collegato il nome al pianeta, Marte. E invece dietro la barretta c'è una famiglia Mars, oggi rappresentata dai tre nipoti di Frank and Ethel Mars, fondatori della ditta nel 1919 a Tacoma, Washington state. I tre, tutti sulla settantina, sono quotati 10.5 miliardi di dollari da Forbes, nell'annuale classifica dei 400 americani più ricchi, dove si piazzano al 21mo posto, in testa alla categoria "Food".In cima il solito Bill Gates (William Henry Gates III, 53 miliardi), seguito da Warren Edward Buffett (46 miliardi). A distanza segue il terzo, Sheldon Adelson che ha messo da parte 20.5 miliardi gestendo case da gioco.Interessante la biografia del sig. Buffet. Il papà era un uomo politico del Nebraska, ma lui comincia a darsi da fare fin da ragazzino, vendendo giornali. A 13 anni compila il primo modulo per ottenere un rimborso di tasse (35 dollari, acquisto della bici). Studia alla Columbia Univerity, materia preferita: investire in aziende sottovalutate. E ci si applica con passione anche quando finisce gli studi: rastrella società di assicurazioni, manufatturiere, società di servizi. Basta che ci sia da rivalutarle sul mercato.Il suo motto: "non c'è nulla di maggior successo di un fallimento, un "executive" può guadagnare dalla liquidazione nel giorno del licenziamento più di quanto si possa realizzare pulendo cessi per tutta la vita". Ci avevo pensato, leggendo delle liquidazioni dei nostri grandi manager e concordo, hanno avuto una brillante idea a frequentare le toilette solo per necessità fisiologiche.Dimenticavo, mr. Buffet ha tre figli, ma il grosso della sua fortuna lo lascerà in beneficenza, probabilmente alla fondazione di Bill e Melinda Gates. E anche se fa già beneficenza ogni anno, ha migliorato di 6 miliardi di dollari rispetto all'anno scorso. Ora io sono sicuro che, come me, non avete idea pratica di cosa siano 6 miliardi di dollari. Facciamo così, proviamo a vedere cosa ci si potrebbe comprare. Sei miliardi di dollari fanno cinque miliardi di euro, una bella macchina la porto via per 50.000 euro, giusto? Bene, con quella cifra ve ne portate a casa 100.000 di auto. Ma poi non sapreste dove metterle, ci vuole il garage. Allora, facciamo un acquisto più equilibrato, 4.000 casette da un milione di dollari l'una più 4.000 auto, e ci rimagono degli spiccioli per viaggiare. Preferireste solo viaggiare? Bene, quanto si può spendere in un giorno per stare in giro? facciamo tremila euro compresi spostamenti, divertimenti umani, un buon albergo e del buon cibo? In un anno fanno un milione di euro. Già che siete in dolce compagnia, due milioni. Attenzione che in 500 anni si svuota il salvadanaio.Ieri sera ho avuto la conferma che tre è il numero perfetto. Il conduttore di "Porta a porta" avrebbe dichiarato che se invece di quattro puntate a settimana gliene lasciano solo tre, lascia. Perfetto.La vignetta è di Moise, presa da fumetti.org.Buon venerdì.
Soldi soldi soldi
La barretta di Mars non mi piace granché.Preferisco il cioccolato nero, e più è puro, meglio è. Al limite un po' di peperoncino non guasta.Di conseguenza non mi ero mai soffermato a chiedermi cosa c'è dietro il nome "Mars", adesso che ci sono inciampato, credo che avrei collegato il nome al pianeta, Marte. E invece dietro la barretta c'è una famiglia Mars, oggi rappresentata dai tre nipoti di Frank and Ethel Mars, fondatori della ditta nel 1919 a Tacoma, Washington state. I tre, tutti sulla settantina, sono quotati 10.5 miliardi di dollari da Forbes, nell'annuale classifica dei 400 americani più ricchi, dove si piazzano al 21mo posto, in testa alla categoria "Food".In cima il solito Bill Gates (William Henry Gates III, 53 miliardi), seguito da Warren Edward Buffett (46 miliardi). A distanza segue il terzo, Sheldon Adelson che ha messo da parte 20.5 miliardi gestendo case da gioco.Interessante la biografia del sig. Buffet. Il papà era un uomo politico del Nebraska, ma lui comincia a darsi da fare fin da ragazzino, vendendo giornali. A 13 anni compila il primo modulo per ottenere un rimborso di tasse (35 dollari, acquisto della bici). Studia alla Columbia Univerity, materia preferita: investire in aziende sottovalutate. E ci si applica con passione anche quando finisce gli studi: rastrella società di assicurazioni, manufatturiere, società di servizi. Basta che ci sia da rivalutarle sul mercato.Il suo motto: "non c'è nulla di maggior successo di un fallimento, un "executive" può guadagnare dalla liquidazione nel giorno del licenziamento più di quanto si possa realizzare pulendo cessi per tutta la vita". Ci avevo pensato, leggendo delle liquidazioni dei nostri grandi manager e concordo, hanno avuto una brillante idea a frequentare le toilette solo per necessità fisiologiche.Dimenticavo, mr. Buffet ha tre figli, ma il grosso della sua fortuna lo lascerà in beneficenza, probabilmente alla fondazione di Bill e Melinda Gates. E anche se fa già beneficenza ogni anno, ha migliorato di 6 miliardi di dollari rispetto all'anno scorso. Ora io sono sicuro che, come me, non avete idea pratica di cosa siano 6 miliardi di dollari. Facciamo così, proviamo a vedere cosa ci si potrebbe comprare. Sei miliardi di dollari fanno cinque miliardi di euro, una bella macchina la porto via per 50.000 euro, giusto? Bene, con quella cifra ve ne portate a casa 100.000 di auto. Ma poi non sapreste dove metterle, ci vuole il garage. Allora, facciamo un acquisto più equilibrato, 4.000 casette da un milione di dollari l'una più 4.000 auto, e ci rimagono degli spiccioli per viaggiare. Preferireste solo viaggiare? Bene, quanto si può spendere in un giorno per stare in giro? facciamo tremila euro compresi spostamenti, divertimenti umani, un buon albergo e del buon cibo? In un anno fanno un milione di euro. Già che siete in dolce compagnia, due milioni. Attenzione che in 500 anni si svuota il salvadanaio.Ieri sera ho avuto la conferma che tre è il numero perfetto. Il conduttore di "Porta a porta" avrebbe dichiarato che se invece di quattro puntate a settimana gliene lasciano solo tre, lascia. Perfetto.La vignetta è di Moise, presa da fumetti.org.Buon venerdì.