elaborando

L'orologio a pendolo


Ho appena ricevuto un commento al mio post Brutti sogni.La sensazione è che il commento valga ben più del post, e quindi lo ripropongo, tolti i complimenti iniziali al mio blog, a cui viene attribuita una profondità che, ahimé, seppure c'è non era intenzionale, e il commiato di rito.commento di: PeterAjello... Io ne possiedo uno, di famiglia ed è l'ultimo testimone di una casata destinata fortunatamente ad estinguersi con la mia morte dato che non ho figli. LUI ( il pendolo mio), ha visto lo svolgersi degli accadimenti storici di quasi tutto il secolo passato....la nascita del fascismo, la 2°guerra mondiale, le mani di mio nonno che lo ha caricato pazientemente nel suo ufficio di ufficiale di regime per almeno una ventina d'anni e quelle dei gendarmi che sono venuti ad arrestarlo dopo il 25 Aprile….e infine (non più caricato), ha sopportato la sua immobilità per anni e anni. Poi, verso la fine degli anni '90 quando ereditato è passato finalmente a me, ha visto le mie di mani (mani di antifascista, tengo a precisare) che lo hanno amorevolmente caricato, e riconsegnato alla sua giusta ripresa "lavorativa". Da quel momento in poi, ha ricominciato ad “analizzare” il procedere storico e sociale del mondo e a sbellicarsi dalle risate mentre osserva in vece della televisione o di un buon DVD, tutte le possibili e quotidiane felicità e aberrazioni di una mediocre vita piccolo borghese. Insomma, è ritornato all’antica e splendente immagine (almeno per me) di un oggetto magico, permeato di mistero e di un forte patos, un simbolo vero e proprio. Nonostante che gli orologi a batteria siano assai più precisi e meno costosi di quelli meccanici, LUI continuerà nella sua opera un po’ obsoleta quando io avrò raggiunto Manitù, le 92 vergini musulmane e San Pietro chiavi in mano e da tempo avrò messo la parola fine a quest’ ultima noiosa considerazione sulla caducità della vita ...