elaborando

Celò


Non il disco, no sarebbe troppo.Ma il brano si, su un cd di musica nostalgica anni 50, inizi anni 60, quella che piace a me. Roba tipo Chuck Berry, Platters, per intenderci.La canzone in questione è "Itsy Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka Dot Bikini", portata al successo da tale Brian Hyland. Il succo della storia è che lei indossa per la prima volta un bikini e fa la ritrosa, vorrebbe rimanere in cabina, si copre con una coperta e così si siede sulla spiaggia. Non è Shakespeare, insomma, ma è un motivo divertente di quelli che fanno buona compagnia in autostrada, come lungo la Milano-Torino al mattino. E di recente di tempo per la musica ne ho ancora di più, visto che da qualche giorno hanno anche chiuso l'imbocco autostradale verso Milano provenendo dalla Torino-Aosta, il che mi porta al mattino a girare intorno a Vercelli, 35 chilometri in più.Vabbé. Torniamo allo "yellow bikini". Martedì scorso a Ormond Beach, Florida, passa a miglior vita il signor Paul Van Valkenburgh. La notizia viene riportata dall' Associated Press, che lo indica come autore della canzone, e cita la testimonianza della moglie della buonanima: "si, la scrisse lui, con il nome d'arte di Paule Vance".Alla notizia dell' AP, chi ha conosciuto Paul Vance si precipita a contattarne i parenti. I quali cascano dalle nuvole, segnalando la cosa al vero Paul Vance, a Coral Spring, sempre in Florida. Una giornata terribile, riferisce il poveretto, ha ricevuto centinaia di chiamate, di persone pronte a versare lacrime, per sua fortuna intempestive.Sorpresa anche la moglie del defunto, che si è detta devastata dall'apprendere la notizia del falso che il marito ha rifilato a lei e agli amici per quarant'anni.Non so cosa ne pensate voi, ma io credo che la signora potrebbe essere anche riconoscente al defunto. Alla fin fine il poveretto deve averlo fatto per lei, per sembrarle meno banale. Chi non ha sognato di avere qualche successo eclatante, artistico o sportivo, e di meritarsi il luccichio di felicità degli occhi della compagna. Mr. Van Valkenburgh ha creato un suo piccolo mondo virtuale, per piacere alla moglie, e non ha fatto gran danno a nessuno. Viveva anche in un'altra città, non ha oscurato se non in minima parte la fama del vero mr. Vance. Io lo perdonerei.