elaborando

Ho sbagliato mestiere


Duro ammetterlo a quest'ora, di mercoledì, ma è così.E ad annunciarmelo è un feed rss, con la sua improntitudine, tipica di chi ti arriva tra capo e collo, senza preoccuparsi di avvertirti.Il lavoro mi ha portato ad avere a che fare con calcolatori, applicazioni, web. Tutta roba tecnica, comunque. Mi avessero prospettato di lavorare nella moda, avrei sicuramente ribadito con sicurezza: non è per me, figurarsi, ho difficoltà a riconoscere i colori (l'indaco, per esempio, che è? guardo su google?), non ho idea di cosa voglia dire immaginare un tessuto, dare forma ad un abito, disegnare delle scarpe che piacciano.Ma poco fa, guardando le creazioni "primavera-estate" di Jean Paul Gaultier che hanno sfilato a Parigi in questi giorni, ho cominciato a ricredermi. Un abito così, dico io, ci arrivavo anch'io a disegnarlo, se solo avessi osato pensarlo possibile. Anche i colori sono quelli che conosco e padroneggio con sicurezza: bianco e nero. E le scarpe che sembrano scarpe da ginnastica col kit di trasformazione "grand soirée"? Queste mi entusiasmano! E' roba da ingegnere, non da stilista!Che faccio, cambio?Giochino: prendete un qualunque numero, esempio 1234. In lettere lo scrivereste: milleduecentotrentaquattro, parola di 26 lettere. "Ventisei" ha 8 lettere. "Otto" ha ... continuando si arriva a "tre", che ha tre lettere.E' così da qualunque numero si parta, provare per credere, si arriva sempre a tre. Alla prossima puntata vi racconto qualcosa in più. Buona serata.