elaborando

Noi e i tedeschi


Devo concludere che abbiamo una diversa chiave di lettura quando si tratta di circolazione stradale, noi e i tedeschi.E, quando dico noi, restringo il cerchio a chi come me ha imparato a guidare non lontano dal Vesuvio.Intendiamoci, non faccio infrazioni clamorose, mi limito qualche volta a un +10% sui limiti di velocità, sono sorpreso talvolta dalla vita breve dei gialli al semaforo, ma poi rispetto la distanza di sicurezza come un dogma e la aumento generosamente sul bagnato, cedo il passo a chi deve immettersi quando c'è molto traffico, parcheggio dove è consentito o dove sono sicuro che non dia fastidio a nessuno, un bell'essere femminile sulle strisce pedonali può anche pernottarci, io non ho fretta. Ma quest'ultima gentilezza forse trova altre spiegazioni.Dalla mia scuola di vita stradale ho però imparato che il semaforo è un "organo consultivo", come diceva un mio amico: quando è rosso ti suggerisce di non passare, ma se hai fretta e passi con cautela va bene. Io non lo faccio, ma non mi sorprendo se lo vedo fare. E naturalmente il verde ti dice che puoi sentirti ragionevolmente tranquillo, benché potresti incrociare qualcuno che ha fretta, e allora è meglio attraversare con cautela.Se ho questo concetto dei semafori, figuriamoci del navigatore: è un aggeggio che non ho. Costa, mi seccherebbe guidare sotto tutela, e poi mi piace perdermi. Si, e lo faccio con assiduità e dedizione, capace di perdermi anche più volte per lo stesso errore, perfino su tragitti che ripeto da anni. Basta che stia pensando ad altro. Mia moglie ci si è abituata e, quando è al mio fianco, mi fa da navigatore, ma con un notevole tatto. Arrivando all'incrocio in cui svoltare, butta lì: «ma è qui che bisogna svoltare? Non ricordo mai ...»Leggo invece su Reuter la notizia di due disavventure capitate in Germania, a causa di un atteggiamento agli antipodi rispetto al mio.La prima: il navigatore gli dice: «Svoltare a destra ora!» e lui svolta, subito, senza esitare, prendendo con decisione un bagno pubblico appena prima dell'incrocio. Il conto: 2000 € di danni al bagno, 100 € alla macchina 35 la multa. Sono abituato che 100 € di danni a terzi ne costano 2000 di carrozzeria. Strano davvero.La seconda: il segnale gli dice che la strada è interrotta, ma il navigatore gli dice di tirare dritto. E lui lo fa, ma per fortuna è una montagna di sabbia che ferma la sua corsa, consentendo un morbido atterraggio a lui e all'altro passeggero della motocicletta.Che dire? Neanche è poi colpa loro se la Magna Grecia non ha superato le acque del Volturno, no?Se non mi ammazzate prima, buon mercoledì.Approfondimento: primo semaforo della storia a Cleveland, nel 1914