elaborando

Alberghi


Eravamo giovani, il budget era quello che era, e nemmeno lo chiamavamo così, ma l'alberghetto nei dintorni di Sorrento aveva un prezzo abbordabile, era pulito e il gestore cordiale. È vero che la stanza presentava due difettucci: all'apertura della doccia cominciavano a vibrare rumorosamente le tubature dell'edificio, e poi le porte dell'armadio si aprivano con un sinistro scricchiolio al passsaggio del trenino, a pochi metri dalla finestra. Dalle sei del mattino cominciavano a susseguirsi trenini con implacabile regolarità, impedendoti di dormire, ma non potevi nemmeno alzarti e fare la doccia, per timore di svegliare il quartiere.Allora non si usava ritrarre ogni momento della propria vita e affidare quei frammenti a flickr.com o youtube.com, ma si viaggiava a pellicole, al massimo cinque o sei da trentasei foto, riservate a ricordi che valessero la pena di essere immortalati.L'avvento del digitale ha invece moltiplicato gli scatti, anche a immagini o momenti banali, spesso poi dimenticati in un pc, e ha anche scatenato la mania dello "sharing", la condivisione su internet.E proprio a proposito di sharing, mi sono imbattuto nei blog creati da Chris Clarke, raggiungibili dal suo sito chrispitality.com, dedicati a foto e filmati sugli alberghi in giro per il mondo: chiunque abbia qualcosa da segnalare invia il materiale digitale e mr. Clarke decide se pubblicare.E quindi vi propongo un giro tra le piscine, i bar, le camere da letto, i bagni degli alberghi in giro per il mondo. Tanta roba, non tutta interessante, neanche dopo il filtro di mr. Clarke.Io ho trovato carino il sito dei salti nel letto e quello dei bagni. Vi tranquillizzo, non sono un maniaco del genere, anche se mi pare che questo sia già il terzo post in cui parlo di bagni. Il sospetto potrebbe in effetti anche essere legittimo.I due nell'immagine si sono fatti riprendere appunto mentre saltano sul letto della loro stanza in albergo.Una domanda: ma da oggi e fino alla fine del prossimo marzo, siamo illegali, benché solari?