Ve lo ricordate il problema (informatico) dell'anno 2000?Il "Millennium Bug", una follia che colpì tutto il mondo informatico. Era basata sulla considerazione che molti orologi digitali integrati in calcolatori e macchinari vari "intelligenti", erano stati progettati senza considerare che dopo il 1999 sarebbe arrivato il 2000.Intanto un anno bisestile, ma soprattutto con il cambio di tutte le cifre. E quindi i programmi informatici "sparagnini", quelli che calcolavano il tempo tra due date sottraendo solo le ultime due cifre (es. dal 1940 al 1984, 84 - 40 = 44), avrebbero cominciato dal primo gennaio del 2000 a dire sciocchezze. Le anagrafi avrebbero calcolato male l'età, nelle banche sarebbe saltato il calcolo degli interessi.Naturalmente anche nella mia azienda scattò la follia, partì un programma, che definirei militare, di verifiche, test, certificazioni. Un comitato reperibile 24 ore su 24, allertato anche per quel San Silvestro, qualcuno festeggiò in sala macchine, pronto all'imprevisto.I calcolatori regolano il proprio orologio tra loro, in una gerarchia che vede in cima quelli più affidabili, ad esempio il (mitico) Galileo Ferraris di Torino, e poi a scendere calcolatori che sncronizzano altri calcolatori, fino all'ultimo, basta che siano connessi in Internet e che obbediscano all' NTP, il Network Time Protocol. Le ultime ore del 1999 trascorsero a verificare, fuso dopo fuso, che agli altri andava tutto bene, a partire dagli australiani. Ma era comunque tale il terrore di un disastro a catena, che ricordo avevamo deciso di "staccare", pochi minuti prima della mezzanotte, i nostri calcolatori dalla sincronizzazione NTP con l'esterno, per poi "riattacarli" dopo i primi vagiti del 2000, una volta verificato che non era successo nulla. Col senno di poi fu un bel business per le società di consulenza che avevano assistito banche, assicurazioni, chiunque avesse dei soldi attaccati alla precisione dei propri orologi informatici.Mi spiace dovervi informare del fatto che abbiamo un'altra bomba ad orologeria dello stesso tipo, innescata, pronta a fare il botto il 19 gennaio del 2038, alle 03:14:07, ora di Greenwich.L'informazione che si scambiano i calcolatori nell' NTP è espressa come secondi passati dalla mezzanotte del 1° gennaio del 1970. Bene, in quell'istante della notte del 19 gennaio del 2038, i secondi trascorsi saranno 2.147.483.647, il massimo numero relativo esprimibile in binario utilizzando 32 bit. Un attimo dopo, tutti i calcolatori basati su un'organizzazione interna a 32 bit andranno nel pallone. Matematico, inevitabile.Che dite devo preoccuparmi? Ho cominciato a lavorare nel 1977, più l'anno di militare, per allora avrò 62 anni di contributi e un'età di 86 anni, se ci arrivo.È ragionevole pensare che sarò riuscito a pensionarmi, o no?Vedremo.Buon giovedì.Nell'immagine: la meridiana di Piazza del Collegio Ghislieri a Pavia.
Problemi epocali
Ve lo ricordate il problema (informatico) dell'anno 2000?Il "Millennium Bug", una follia che colpì tutto il mondo informatico. Era basata sulla considerazione che molti orologi digitali integrati in calcolatori e macchinari vari "intelligenti", erano stati progettati senza considerare che dopo il 1999 sarebbe arrivato il 2000.Intanto un anno bisestile, ma soprattutto con il cambio di tutte le cifre. E quindi i programmi informatici "sparagnini", quelli che calcolavano il tempo tra due date sottraendo solo le ultime due cifre (es. dal 1940 al 1984, 84 - 40 = 44), avrebbero cominciato dal primo gennaio del 2000 a dire sciocchezze. Le anagrafi avrebbero calcolato male l'età, nelle banche sarebbe saltato il calcolo degli interessi.Naturalmente anche nella mia azienda scattò la follia, partì un programma, che definirei militare, di verifiche, test, certificazioni. Un comitato reperibile 24 ore su 24, allertato anche per quel San Silvestro, qualcuno festeggiò in sala macchine, pronto all'imprevisto.I calcolatori regolano il proprio orologio tra loro, in una gerarchia che vede in cima quelli più affidabili, ad esempio il (mitico) Galileo Ferraris di Torino, e poi a scendere calcolatori che sncronizzano altri calcolatori, fino all'ultimo, basta che siano connessi in Internet e che obbediscano all' NTP, il Network Time Protocol. Le ultime ore del 1999 trascorsero a verificare, fuso dopo fuso, che agli altri andava tutto bene, a partire dagli australiani. Ma era comunque tale il terrore di un disastro a catena, che ricordo avevamo deciso di "staccare", pochi minuti prima della mezzanotte, i nostri calcolatori dalla sincronizzazione NTP con l'esterno, per poi "riattacarli" dopo i primi vagiti del 2000, una volta verificato che non era successo nulla. Col senno di poi fu un bel business per le società di consulenza che avevano assistito banche, assicurazioni, chiunque avesse dei soldi attaccati alla precisione dei propri orologi informatici.Mi spiace dovervi informare del fatto che abbiamo un'altra bomba ad orologeria dello stesso tipo, innescata, pronta a fare il botto il 19 gennaio del 2038, alle 03:14:07, ora di Greenwich.L'informazione che si scambiano i calcolatori nell' NTP è espressa come secondi passati dalla mezzanotte del 1° gennaio del 1970. Bene, in quell'istante della notte del 19 gennaio del 2038, i secondi trascorsi saranno 2.147.483.647, il massimo numero relativo esprimibile in binario utilizzando 32 bit. Un attimo dopo, tutti i calcolatori basati su un'organizzazione interna a 32 bit andranno nel pallone. Matematico, inevitabile.Che dite devo preoccuparmi? Ho cominciato a lavorare nel 1977, più l'anno di militare, per allora avrò 62 anni di contributi e un'età di 86 anni, se ci arrivo.È ragionevole pensare che sarò riuscito a pensionarmi, o no?Vedremo.Buon giovedì.Nell'immagine: la meridiana di Piazza del Collegio Ghislieri a Pavia.