elaborando

Storie aziendali


Lavoro nel marketing, ma sono stato un tecnico per tanti anni, e nell'animo lo sono ancora. O almeno la pensavo così fino a ieri pomeriggio, quando, almeno per un momento, mi si è insinuato il dubbio di aver completato la metamorfosi.Devo partire, però, da un lontano episodio. Un capo di tanto tempo fa (oddio, mi sembra di cominciare a raccontare una favola), un giorno mi raccontò questa barzelletta, per dimostrarmi come tecnici e commerciali siano due razze differenti.Un vecchio imprenditore, arrivato al momento di ritirarsi, si trova a dover affidare l'azienda a uno dei suoi tre prediletti: il responsabile dello sviluppo, quello della produzione, il responsabile marketing. Per scegliere il più adatto a continuare la tradizione di eccellenza della sua azienda, pone allora ai tre un problema, misurare l'altezza del palazzo in cui ha sede l'azienda, avendo a disposizione solo tre oggetti: una lunga corda, un pesante sasso, un iper-tecnologico cronometro di precisione.Dopo poco arriva il responsabile dello sviluppo, affermando che il palazzo misura da 47,4 a 50,4 metri. «Giusto! Che metodo hai usato?» - «Ho usato il sasso e il cronometro. Sono salito sul terrazzo in cima all'edificio, e poi ho fatto partire il cronometro, mentre lasciavo cadere il sasso. Quando ho sentito il tonfo, ho fermato il cronometro. Sapendo che l'accelerazione di gravità è 9,81 m/s2, che la velocità del suono nell'aria a 20°C è di 343 m/s, e visto che il cronometro mi riportava un tempo di 3 secondi e 35 centesimi, ho calcolato un'altezza di 50,4 metri. Tenendo conto di un errore per eccesso di un decimo di secondo al massimo, l'edificio non dovrebbe essere alto meno di 47,4 metri».Dopo qualche minuto, arriva il responsabile della produzione: «È alto da 48,6 a 49,2 metri» - «La tua risposta è più precisa! come hai fatto?» - «Semplice, ho usato il sasso e la corda. Io so che la distanza tra la punta delle dita delle mie mani, a braccia distese, è uguale alla mia altezza, 1 metro e 70. Ho legato il sasso ad un estremo della corda e l'ho calato dal terrazzo finché non ho sentito il sasso toccare il suolo. A questo punto ho ritirato la corda, misurandola a braccia: 28 braccia e un po'. Stimando un errore di due centimetri a "braccio", e certamente meno di quattro per l'ultimo pezzo, mi viene un errore massimo di 60 cm».Arriva a questo punto il responsabile marketing, perfetto nel suo abito senza nemmeno una piega: «Il palazzo è alto esattamente 48,91 metri» - «Perfetto! Hai vinto tu! ma come hai fatto?» - «Mi sono servito solo del cronometro, tra l'altro con la corda e il sasso mi sarei sporcato le mani. Sono sceso in archivio e ho convinto l'archivista a farmi dare un'occhiata ai disegni del costruttore del palazzo, in cambio del cronometro».Ecco, ieri sera, dovendo risolvere una questione che richiede abilità investigativa, ho pensato di corrompere una persona, che so che ha la risposta giusta. Ma l'ho pensato solo per un attimo, poi ho bocciato l'idea: trovo ancora più divertente il cercare la soluzione, che averla in pugno.Forse sono ancora un tecnico, che non lo sappia il mio datore di lavoro.Buon sabato!