elaborando

Chocopirin- A


Un sogno che si avvera, sentirsi prescrivere dal dottore della cioccolata, tre volte al dì, dopo i pasti. Naturalmente rinforzata con vitamine, A e C, non fosse altro che per avere la coscienza a posto.Sarà presentata in ottobre all'Eurochocolate di Perugia, per adesso è stata annunciata in anteprima al BIT, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Adoro il cioccolato e, a costo di perdere metà dei miei estimatori, devo dire che mi piace fondente, amaro. Benissimo se al peperoncino.Pare che il cioccolato abbia un effetto antidepressivo e deve essere vero, perché i miei raid in casa alla ricerca della cioccolata, che so essere celata da qualche parte, si intensificano quando il lavoro mi dà rotture.E sulla questione del celare la cioccolata posso dare una spiegazione che sembra un teorema di matematica: supponiamo per assurdo che non fosse celata, ma allora la mangerei tutta e subito, quindi non esisterebbe. Si conclude che se esiste (in casa nostra) allora è celata. CVD.A custodirla, dove io non so, provvvede la mia signora e questo regala al ritrovamento una doppia soddisfazione: la sfida vinta e il sapore del cioccolato. Purché sia fondente.Per fortuna non debbo attendere fino a ottobre, per poi affrontare anche un viaggio fino a Perugia. La cioccolata ce l'ho a due passi nel tempo e nello spazio, perché da oggi e fino all'11 a Torino c'è il CioccolaTò, la festa del cioccolato di Torino.Cioccolato in tutte le forme e in tutte le versioni, con una presenza pervasiva in tutto il centro storico. Un ricordo di qualche anno fa: in piazza san Carlo fu allestita una piramide a base quadrata alta un tre-quattro metri, in plastica trasparente e piena di cioccolatini. La sfida era quella di indovinare l'esatto numero di dolcezze stipate all'interno della piramide, o almeno di avvicinarsi il più possibile, in palio una vacanza. Non vinsi, ma è stato uno dei più bei calcoli sui quali mi sia mai cimentato.Sul sito della manifestazione c'è il programma, ma anche ricette. Come quella del bônet al cioccolato, pronuncia buné, gusto sublime di cacao e amaretto. Il bônet non è proprio in cima alla mia personale classifica dei dolci: lì vince il babà confezionato dalla mia signora, seguito dalla pastiera napoletana di mia suocera, struffoli ancora della mia signora, cassata e cannoli siciliani. Ma il bônet si piazza bene.E per chiudere un problemino delizioso, naturalmente sul cioccolato, proposto nell'aprile del 2002 da Polymath:Una nota azienda di cioccolato ha messo in commercio tavolette di cioccolato che in ogni confezione hanno un buono premio. Dieci di questi buoni danno diritto a un'altra tavoletta di cioccolato. Qual è il valore effettivo di una di queste tavolette di cioccolato, incluso il buono premio?L'ho trovato delizioso, perché accanto a una soluzione complicata, basata su una somma infinita, e sulla quale mi sono imbarcato anch'io, ne ha anche una semplicissima, che non richiede nessuna abilità matematica, ma solo acume, questo si.Buon venerdì.Nell'immagine Al Bicerin. Se l'hanno frequentato Alexander Dumas e Giacomo Puccini, ci sarà da fidarsi, penso.