elaborando

Robots


Dal punto di vista tecnologico, non è una gran novità.Il volto del robot, ripreso nel video di Reuter, appare spaventato se gli si parla di "bomb", sorride se il discorso cade sui "friends". Alla parola "sushi" il sorriso si allarga ancora di più, ma questo si spiega facilmente: il robot è giapponese."President" lo rattrista perché, spiega il suo progettista, il software associa questa parola ai termini "war", "Iraq" e "Bush". Facile tirare le conseguenze, comprensibile l'esito dell'algoritmo.A che serve?Questa è sempre la domanda cruciale in questo tipo di ricerche.Quando cominciai a lavorare in Olivetti, autunno del '77, un mio collega lavorava al progetto di un controllo a microprocessore "General Purpose", che servisse a un po' di tutto, insomma. Ricordo che lui l'aveva ribattezzato progetto "Senza Purpose": se non c'è un utilizzo chiaro, è possibile che non se ne faccia mai niente.Il robot in questione per adesso ha davanti molte strade, quindi non ne ha una in particolare, è ancora "General Purpose". Gli aggiungeranno la possibiltà di parlare, intanto, e poi potrebbe essere utilizzato per fare compagnia agli anziani.Una cosa tipo i mariti a passeggio di domenica con la signora, all'orecchio l'auricolare con "Tutto il calcio minuto per minuto", pronti a rispondere "Si, cara" a qualunque tentativo di conversazione della dolce metà.Roba di altri tempi, qualche giorno fa mi chiedevo dove siano finiti. Mia moglie mi faceva notare che adesso semmai vanno di iPod tutti e due. Cambiano i tempi.Una curiosità per finire. Il termine "Jeep" venne coniato dal nome del progetto: "General Purpose Vehicle", quindi veicolo GP, jeep.Oggi ho una giornata general purpose, ho un po' di cose varie da sistemare.Statemi bene, corpo e spirito: sorridete se sentite le parole "fine settimana", "vacanze", "mare". E se doveste sentire cose tristi, ignoratele.Buon mercoledì.Nell'immagine di yahoo.com, il robot faccia faccia con una studentessa.