elaborando

Mi vendo il cellulare


No, non vendo il mio telefono, bensì il numero di cellulare. Tutto sta a tirar fuori qualche caratteristica che lo renda attraente per qualcuno.In India la compagnia telefonica "Hutch" ne ha messo all'asta uno che finisce con sette "0", e l'ha piazzato per 27.000 euro. Il compratore è Amit Malhotra, ventisei anni, figlio di un imprenditore tessile. Chissà papà cosa pensa di come Amit impiega i soldi di famiglia. Non so se l'ha fatto per massimizzare l'acchiappo sulle giovani indiane o se magari ci lega una campagna promozionale per i tessuti di famiglia, ormai non mi meraviglio più di nulla.Ventisettemila euro. Dovrei valutare quanto vale il mio. Vediamo un po'.Cominciamo dalla regolarità del numero. Non è che sia molto attraente: non utilizza tutte e dieci le cifre, pur avendone appunto dieci, come tutti i normali numeri: mi mancano l'1, il 7 e l'8.Andiamo sulla fattorizzazione, se fosse un numero primo, ancora ancora. Niente, il bastardo si disperde a farsi fattorizzare da 3,5,7, poi zompa a un altro fattore più grosso e si infogna in un primetto di 6 cifre, né carne né pesce.Provo a invertirlo, lo scrivo dall'ultima cifra alla prima: rimane naturalmente divisibile per 3, ma poi lascia un primone esagerato. Niente.Dividerlo in due metà? Niente, neanche sommando o sottraendo i due numeri. Devo convincermi, ho un numero di cellulare banale, valore commerciale? Zero.Per chi avesse voglia di valutare la possibilità di mettere all'asta il suo numero, pensiero possibile in mancanza di un'alternativa qualunque in questa ultima domenica di luglio, segnalo il sito sui numeri primi dell'University of Tennessee at Martin. La formica dell'immagine è invece indaffaratissima intorno al mio pc. Boh.Buona domenica, va.