elaborando

Zapping


Mi chiedo se una cosa del genere mi avrebbe fatto comodo, da giovane.Devo dire che non ero molto intraprendente: quando la mia signora, allora solo amica di pendolarismo universitario, mi rispose il fatidico "si", mi venne da chiederle se avesse capito bene la domanda, tanto ero stato sorpreso dalla risposta. Se fosse già esistita la onekeyaway.com, le cose sarebbero andate diversamente: le avrei chiesto di zapparci, ci saremmo puntati con l'e-Key, le tre lucine avrebbero lampeggiato per qualche attimo, poi ne sarebbe rimasta accesa una sola: la verde, spero, match perfetto, procedete pure. E anche se fosse rimasta accesa la gialla, io avrei comunque tirato dritto. La rossa no, ci sarei rimasto male, decisamente e poi, visti i risultati, sarebbe stato pure sbagliato, alla grande.Non so quanto successo abbia l'iniziativa, ma ho paura che ne riscuota, l'idea è di quelle che fanno presa oggi, al tempo del web 2.0.Prima cosa, ci si iscrive al portale. Fermi! Solo negli Stati Uniti per ora. Poi si compila la scheda di profilo, e ci si prenota per il prossimo evento comodo da raggiungere. Arrivati allo OneKeyAway Mixer, l'evento, appunto, si riceve l'e-Key, una specie di telecomando programmato con i propri dati. Puntando due e-Key tra loro, questi si scambieranno i dati di profilo e accenderanno la lucina giusta, tra rosso, giallo, verde. Ai due decidere poi come proseguire. L'algortimo? È proprietario, chissà se hanno scoperto la magica formula dell'intesa perfetta.Provo a immaginare un OneKeyAway Mixer: single radicati smitragliano potenziali anime gemelle alla ricerca del verde, fanciulle confuse tra due verdi, mentre il tipo che aveva fatto colpo era risultato un rosso acceso (succede sempre così). Immancabile quello che scopre che la batteria è scarica. Non so perché, ma temo che sarebbe stato proprio il mio, certe cose per me non erano sempre in discesa.E poi, quello zapping lì, si fa con lo sguardo.Buon lunedì.